Competition in this pair is now closed, and the winning entry has been announced. Discussion and feedback about the competition in this language pair may now be provided by visiting the "Discussion & feedback" page for this pair. Entries may also be individually discussed by clicking the "Discuss" link next to any listed entry. Source text in English A theme of the age, at least in the developed world, is that people crave silence and can find none. The roar of traffic, the ceaseless beep of phones, digital announcements in buses and trains, TV sets blaring even in empty offices, are an endless battery and distraction. The human race is exhausting itself with noise and longs for its opposite—whether in the wilds, on the wide ocean or in some retreat dedicated to stillness and concentration. Alain Corbin, a history professor, writes from his refuge in the Sorbonne, and Erling Kagge, a Norwegian explorer, from his memories of the wastes of Antarctica, where both have tried to escape.
And yet, as Mr Corbin points out in "A History of Silence", there is probably no more noise than there used to be. Before pneumatic tyres, city streets were full of the deafening clang of metal-rimmed wheels and horseshoes on stone. Before voluntary isolation on mobile phones, buses and trains rang with conversation. Newspaper-sellers did not leave their wares in a mute pile, but advertised them at top volume, as did vendors of cherries, violets and fresh mackerel. The theatre and the opera were a chaos of huzzahs and barracking. Even in the countryside, peasants sang as they drudged. They don’t sing now.
What has changed is not so much the level of noise, which previous centuries also complained about, but the level of distraction, which occupies the space that silence might invade. There looms another paradox, because when it does invade—in the depths of a pine forest, in the naked desert, in a suddenly vacated room—it often proves unnerving rather than welcome. Dread creeps in; the ear instinctively fastens on anything, whether fire-hiss or bird call or susurrus of leaves, that will save it from this unknown emptiness. People want silence, but not that much. | The winning entry has been announced in this pair.There were 30 entries submitted in this pair during the submission phase, 3 of which were selected by peers to advance to the finals round. The winning entry was determined based on finals round voting by peers.
Competition in this pair is now closed. | La gente brama il silenzio ma non lo trova: è questo l'adagio della nostra epoca, perlomeno nel mondo sviluppato. Il frastuono del traffico, l'incessante bip dei cellulari, gli annunci digitali su autobus e treni, il rumore dei televisori perfino negli uffici vuoti sono molesti e distraggono continuamente. La razza umana è stremata dal rumore e aspira al suo contrario, da trovare nella natura selvaggia, nella vastità degli oceani o in qualche ritiro destinato unicamente a quiete e concentrazione. Alain Corbin, professore di storia, ed Erlin Kagge, esploratore norvegese, hanno provato entrambi a fuggire dal frastuono: il primo rifiugiandosi alla Sorbona, il secondo nei suoi ricordi delle distese dell'Antartide. Eppure, come sostiene il professor Corbin ne "La storia del silenzio", probabilmente c'è meno rumore di quanto non ve ne fosse in passato. Prima dell'avvento degli pneumatici, le strade risuonavano dell'assordante rumore metallico delle ruote ferrate e degli zoccoli dei cavalli sul selciato. Prima dell'isolamento volontario dovuto al cellulare, su autobus e treni fervevano le conversazioni. I venditori di giornali non lasciavano accatastata la propria mercanzia in pile silenziose, ma la pubblicizzavano a tutto volume, così come facevano i venditori di ciliegie, violette e sgombri. Teatro e opera erano tutta una baraonda di acclamazioni e contestazioni. Perfino in campagna i contadini cantavano durante il lavoro. Ora non cantano più. Quello che è cambiato non è tanto il livello di rumore, di cui ci si lamentava anche nei secoli scorsi, ma il livello di distrazione, che occupa lo spazio che potrebbe prendersi il silenzio. E qui incombe un altro paradosso: perché quando il silenzio quello spazio se lo prende (nel cuore di una foresta, nel crudo deserto, in una stanza improvvisamente vuota), più che gradito risulta snervante. Il timore si insinua, l'orecchio si aggrappa istintivamente a qualsiasi cosa possa trarlo in salvo da questo vuoto arcano, che sia il crepitio del fuoco, il richiamo di un uccello o il mormorio delle foglie. La gente vuole il silenzio, ma in fondo non così tanto. | Entry #24116 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Winner Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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95 | 18 x4 | 8 x2 | 7 x1 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 3.21 | 3.38 (29 ratings) | 3.03 (29 ratings) |
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-6 +7 4 La gente brama il silenzio ma non lo trova: è questo l'adagio della nostra epoca, perlomeno nel mondo sviluppato. | Flows well Ottima la scelta di fare una traduzione libera, di smontare il testo e adattarlo alla musicalità dell'italiano. Usare "adagio" invece di "tema ricorrente" distingue questa traduzione da tutte le altre! | Giovanna Arnao | |
-4 +2 3 bip | Good term selection Onomatopeico e realistico e contemporaneamente vicino al testo | Giovanna Arnao | |
-3 +9 2 il primo rifiugiandosi alla Sorbona, il secondo nei suoi ricordi delle distese dell'Antartide. | Good term selection Bella resa di questa parte complicata! | Gianluca Attoli | |
-1 +1 1 il primo rifiugiandosi alla Sorbona, il secondo nei suoi ricordi delle distese dell'Antartide. | Flows well | Luana Andronico | |
professor | Flows well molto meglio del generico "sig." di altre traduzioni | Laura Iannaccone No agrees/disagrees | |
-1 +2 1 fervevano | Good term selection La scelta del termine aggiunge qualcosa in più anche rispetto all'originale, senza discostarsi dalla sfumatura di "rang" | Giovanna Arnao | |
stanza improvvisamente vuota | Flows well Bella resa. | Elisa Farina No agrees/disagrees | |
crepitio | Good term selection | mariant No agrees/disagrees | |
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| Mistranslations L'autore del testo source dice che è "uno dei temi", non l'unico. | Andrea Brocanelli | |
+7 3 adagio | Spelling Non mi sembra un "adagio", è una mera constatazione. | Gianluca Attoli | |
-2 +3 2 sono molesti | Inconsistencies Troppo debole rispetto a battery. | BdiL | |
-2 +3 1 razza umana | OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
contrario | Inconsistencies Stona nel complesso della frase, avrei usato un altro termine | Luana Andronico No agrees/disagrees | |
da trovare | Other Costruzione poco fluida (e superflua) | Aleroff No agrees/disagrees | |
lain Corbin, professore di storia, ed Erlin Kagge, esploratore norvegese, hanno provato entrambi a fuggire dal frastuono | Omission Ha tralasciato la traduzione di "writes", piuttosto "significativa | Aleroff No agrees/disagrees | |
-2 +5 3 La storia del silenzio | Other Traduzione arbitraria di un titolo inesistente in italiano | Gianluca Attoli | |
-1 +3 probabilmente c'è meno rumore di quanto non ve ne fosse in passato | Syntax Il "c'è" suona vuoto e monco, manca la specifica di "oggi" per fare da contrasto a "in passato". | Gianluca Attoli | |
| Mistranslations non dice affatto che ce ne sia di meno, dice che non ce n'è di più, non è la stessa cosaa | Carmelo Massimo Tidona | |
-3 +2 1 dell'avvento | Inconsistencies Non parlerei di "avvento" degli pneumatici, piuttosto di invenzione. | Benedetta Palmieri | |
-3 +1 1 zoccoli | Mistranslations Sono i ferri dei cavalli | BdiL | |
pile silenziose | Other Traduzione letterale, si potevano esplorare altre soluzioni | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
| Other Mi sembra un termine più adatto a stereo e televisori, per una persona userei immagini più "umane" (ad es., "a squarciagola") | Gianluca Attoli | |
-6 +1 3 ciliegie, violette e sgombri | Other si può rendere questa parte meno letterale... | Elena Aclasto | |
| Mistranslations parlerei più di teatro dell'opera o di teatro lirico, "opera" suona come calco dall'inglese | Benedetta Palmieri | |
-1 +3 1 durante il lavoro | Omission Si perde l'idea del lavoro monotono o ripetitivo. | BdiL | |
+2 1 che occupa lo spazio che potrebbe prendersi il silenzio | Other Formulazione non elegantissima e a rischio di ambiguità (è lo spazio che potrebbe prendersi il silenzio, o il silenzio che potrebbe prendersi lo spazio?) | Gianluca Attoli | |
-1 1 incombe | Mistranslations meglio "si profila"... incombe non mi sembra adatto in questo contesto | otok silba | |
perché quando il silenzio quello spazio se lo prende | Other Struttura poco fluente e troppo informale | Aleroff No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Trovo poco calzante l'idea di un deserto "crudo" | Gianluca Attoli | |
+1 1 più che gradito risulta snervante | Syntax Altra ambiguità, che cosa è snervante? Lo spazio o il silenzio? | Gianluca Attoli | |
-5 +1 4 mormorio | Mistranslations le foglie non mormorano, né sussurrano. | Elena Aclasto | |
| Un tratto distintivo della nostra epoca, almeno nel mondo sviluppato, è la ricerca del silenzio, tanto agognato quanto impossibile da trovare. Il frastuono assordante del traffico, le suonerie assillanti dei cellulari, gli annunci digitali su treni e autobus, i televisori a tutto volume anche negli uffici vuoti sono un’inesauribile fonte di distrazione. L’umanità si sta logorando con il rumore e anela al suo opposto, magari ricercandolo nella natura incontaminata, o nella vastità dell’oceano, o in qualche ritiro dedicato alla quiete e alla concentrazione. Così scrivono dai rispettivi rifugi, in cui hanno cercato riparo, il professore di storia Alain Corbin, alla Sorbona, e l’esploratore norvegese Erling Kagge, ricordando la sua esperienza tra le distese di ghiaccio dell’Antartide. Eppure, come sottolinea Corbin in "Histoire du silence", probabilmente il rumore non è oggi più intenso di ieri. Prima degli pneumatici, le città erano invase dal fragore assordante delle ruote con cerchiatura in metallo e dei ferri di cavallo sul selciato delle strade. Prima che i cellulari portassero all’isolamento volontario, autobus e treni risuonavano di chiacchiere. I giornalai non ammucchiavano i quotidiani in una pila muta, ma li affidavano agli strilloni perché li pubblicizzassero a squarciagola, come del resto facevano i venditori di frutta e i pescivendoli al mercato. Il teatro e l’opera erano un caos di acclamazioni, grida e fischi. Anche nelle campagne, i contadini erano usi cantare mentre lavoravano duramente. Non cantano più, ora. Quel che è mutato, in effetti, non è tanto il livello di rumore, già motivo di lamentele anche nei secoli scorsi, quanto il livello di distrazione, che invade gli spazi propri del silenzio. Emerge poi un nuovo paradosso, perché laddove il silenzio regna, nelle profondità di una pineta, nella solitudine di un deserto, in una stanza improvvisamente svuotata, si rivela spesso più inquietante che gradito. Il terrore si insinua; istintivamente, l’orecchio si aggrappa a qualsiasi rumore – il crepitio di un fuoco, il richiamo di un uccello, lo stormire delle fronde – che possa condurre in salvo da questo vuoto sconosciuto: perché le persone cercano sì il silenzio, ma con moderazione. | Entry #24230 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Finalist Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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91 | 17 x4 | 7 x2 | 9 x1 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 2.93 | 3.05 (21 ratings) | 2.81 (21 ratings) |
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+2 tanto agognato quanto impossibile da trovare | Flows well | rosanna campo | |
suonerie assillanti | Flows well Bello! | Elisa Farina No agrees/disagrees | |
-4 +6 3 Così scrivono dai rispettivi rifugi, in cui hanno cercato riparo | Flows well l'unico modo di evitare l'ambiguità e di collocare correttamente Corbin alla Sorbona, Kagge in Antartide | Elena Aclasto | |
| Good term selection Uno dei pochi ad aver scritto correttamente il titolo! | otok silba | |
a squarciagola | Flows well Molto azzeccato a mio parere. | Elisa Farina No agrees/disagrees | |
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-1 Un tratto distintivo della nostra epoca | Other Non si parla di tratti ma di temi, non capisco perché cambiare. | Gianluca Attoli | |
-3 +2 2 mondo sviluppato | Other c'è qualcosa che non mi piace in questa resa, è poco politically correct | Alessandra Meregaglia | |
-2 +2 1 logorando con il rumor | Other poco fluido e impreciso (soprattutto "con il rumore") | Gianluca Attoli | |
o | Other Si poteva evitare, appesantisce (basta la "o" successiva). | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
non è oggi più intenso di ieri | Other formulazione poco fluida e, a mio parere, bruttina | otok silba No agrees/disagrees | |
assordante | Other Aggettivo già usato nel capoverso precedente, un po' di varietà non guasterebbe... | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
+5 sul selciato delle strade | Inconsistencies bastava selciato, ridondante | Benedetta Palmieri | |
-1 portassero all’isolamento volontario | Other Non condivido la resa e il concetto che traspare (mi sembra contenga una scusa implicita: sono le persone che si isolano, non vi sono portate dai cellulari). | Gianluca Attoli | |
+1 risuonavano di chiacchiere | Other "Chiacchiere" ha una sfumatura negativa e di biasimo poco adatta al contesto. Qui si parla di conversazioni con una connotazione decisamente più positiva. | Gianluca Attoli | |
ammucchiavano | Other Per ammucchiarli li ammucchiavano, qui il riferimento è al "lasciarli" poi in tale "pila muta"... | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
pila muta | Other Traduzione letterale, si potevano esplorare altre soluzioni | texjax DDS PhD No agrees/disagrees | |
+5 li affidavano agli strilloni | Mistranslations erano i giornalai stessi a pubblicizzare e vendere i loro articoli | Benedetta Palmieri | |
| Mistranslations inventandosi gli strilloni nella parte precedente, qui sembra che anche i pescivendoli e così via dessero la merce agli strilloni | Carmelo Massimo Tidona | |
frutta e i pescivendoli | Omission mancano i fiorai | otok silba No agrees/disagrees | |
-5 +1 2 l’opera | Mistranslations direi piuttosto teatri lirici. L'opera in italiano è intesa proprio come l'opera lirica | Benedetta Palmieri | |
-3 3 duramente | Omission Manca l'idea della monotonia, non si parla di "duro" lavoro. | BdiL | |
| Mistranslations il testo non dice che gli spazi appartengano di diritto al silenzio, solo che il silenzio li potrebbe invadere (il che appunto implica che non gli appartengono, non invadi qualcosa che è tuo) | Carmelo Massimo Tidona | |
| Other Fa suonare quello che segue disgiunto dalla parte precedente, mentre qui si introduce una conseguenza (sarebbe stato meglio "quindi", ad esempio) | Gianluca Attoli | |
-1 +1 1 laddove il silenzio regna | Mistranslations non è dove regna ma dove riesce nell'invasione | Carmelo Massimo Tidona | |
-1 +6 2 svuotata | Mistranslations svuotata dà l'idea di cose, meglio rimasta vuota (di persone) | Alessandra Meregaglia | |
| Other Determinazione che suona male dopo due indeterminativ | Gianluca Attoli | |
condurre in salvo da questo vuoto sconosciuto | Other Less is more; "salvarci" (o "salvarlo", l'orecchio) era più che sufficiente. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-3 +1 1 perché le persone cercano sì il silenzio | Spelling Scivolamento un po' colloquiale che stona con il resto | Gianluca Attoli | |
| Una questione cardine dell'era contemporanea, per lo meno nel mondo industrializzato, è la ricerca accanita ma infruttuosa del silenzio. Il frastuono del traffico, i trilli incessanti dei telefoni, gli annunci multimediali sugli autobus e sui treni, i televisori a tutto volume — persino in stanze vuote — costituiscono una fonte inesauribile di disturbo e distrazione. Tormentata dal rumore, l’umanità anela al silenzio. Un silenzio da ricercare nella natura incontaminata, nel bel mezzo dell’oceano o in un qualche luogo appartato, dedicato alla tranquillità e alla concentrazione. Il docente di storia Alain Corbin scrive dal suo rifugio alla Sorbona, mentre l’esploratore norvegese Erling Kagge redige le proprie memorie delle distese dell’Antartide, dove entrambi hanno cercato di evadere. Eppure, come afferma lo stesso Corbin in "Histoire du silence" (lett. Storia del silenzio), probabilmente oggi non c'è più rumore rispetto al passato. Prima dell’avvento degli pneumatici, per le strade selciate regnava un assordante scalpiccio di ruote ferrate e zoccoli di cavallo. Prima dell’isolamento autoindotto a causa dei cellulari, gli autobus e i treni risuonavano di voci chiassose. Gli strilloni facevano onore al loro nome e anche i venditori di ciliegie, viole e merluzzo fresco promuovevano a gran voce la loro merce. L'opera e i teatri erano un tripudio di urrà e grida d’incitamento. Perfino i contadini cantavano presi dalle fatiche dei campi; ora non lo fanno più. A essere cambiato non è tanto il livello di rumorosità, di cui si lamentavano anche nei secoli scorsi, quanto piuttosto il livello di distrazione, che occupa lo spazio potenzialmente riservato al silenzio. E qui aleggia un altro paradosso: quando finalmente sopraggiunge il silenzio, che sia nel cuore di una pineta, nel deserto sconfinato o in una stanza appena sgombrata, spesso più che benvenuto si rivela inquietante. La paura s’insinua e l’udito si aggrappa istintivamente a qualsiasi cosa — dal sibilo di una fiamma al cinguettio degli uccelli al fruscio delle foglie — per salvarsi dall'incognita del vuoto. La gente brama il silenzio, ma forse poi non così tanto. | Entry #23161 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Finalist Voting points | 1st | 2nd | 3rd |
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69 | 7 x4 | 15 x2 | 11 x1 |
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 2.87 | 3.04 (24 ratings) | 2.70 (23 ratings) |
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mondo industrializzato, | Good term selection | Irene Maccolini No agrees/disagrees | |
-6 +1 1 ricerca accanita ma infruttuosa | Flows well Soluzione molto snella ed elegante. | Elisa Farina | |
infruttuosa | Good term selection | Laura Caputo No agrees/disagrees | |
-2 +5 1 Tormentata dal rumore, l’umanità anela al silenzio | Flows well Molto bella! | Elisa Farina | |
-3 Gli strilloni facevano onore al loro nome | Flows well Gran bella soluzione! Non toglie nulla al senso e snellisce molto la frase. | Elisa Farina | |
-1 +1 E qui aleggia un altro paradosso: | Flows well Approvo l'aggiunta della congiunzione E. | Elena Feriani | |
-3 +4 2 spesso più che benvenuto si rivela inquietante | Flows well | Gianluca Attoli | |
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-1 1 multimediali | Other Perché multimediali? | Aleroff | |
-1 1 bel mezzo | Spelling Forma per niente adeguata | Aleroff | |
-3 2 docente di storia | Other Seppure corretto, "docente" ha una sfumatura un filo troppo generica per un professore universitario. | Gianluca Attoli | |
-1 +2 1 redige le proprie memorie delle distese dell’Antartide | Spelling Nel testo sorgente non dice così (non è che "redige" le memorie, ma ci si rifugia). E in ogni caso non suona tanto bene, detto così sembra una sorta di eterno presente in cui in qualsiasi istante Kagge sta redigendo queste memorie. | Gianluca Attoli | |
-8 +2 4 ett. Storia del silenzio | Mistranslations Superfluo (o un'opera è stata tradotta o si lascia il titolo originale, senza improvvisare una traduzione...) | Gianluca Attoli | |
-2 +4 2 scalpiccio | Other scalpiccio non è adatto al rumore delle ruote ferrate | Benedetta Palmieri | |
-2 +4 2 Gli strilloni facevano onore al loro nome | Inconsistencies Eliminando la frase sulle mute pile di merci si perde la contrapposizione di silenzio/rumore | Benedetta Palmieri | |
-1 1 Gli strilloni facevano onore al loro nome | Mistranslations Non si parla di strilloni e così viene a mancare tutto il senso della frase originale | Carmelo Massimo Tidona | |
-1 +3 2 merluzzo | Mistranslations Non è merluzzo. | BdiL | |
-1 1 presi dalle fatiche dei campi | Mistranslations così sembra che le fatiche li portassero a cantare, quasi senza volerlo | Carmelo Massimo Tidona | |
-3 +1 4 ; | Punctuation Io avrei lasciato il punto. Dà più il senso di distacco fra il prima e il dopo. Così si perde. | Benedetta Palmieri | |
-1 1 aleggia | Spelling Un paradosso non aleggia | Aleroff | |
-1 1 sconfinato | Spelling Sconfinato vuol dire senza confini, non "naked" | Aleroff | |
-4 +1 3 — | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
| Other io direi "ma forse non poi così tanto" | otok silba | |
| Non-finalist entries The following entries were not selected by peers to advance to finals-round voting. Uno dei paradossi del secolo, almeno per i Paesi più sviluppati, è che le persone desiderano sempre di più il silenzio, ma lo trovano sempre di meno. Il fragore del traffico, l’incessante cantilena dei telefoni, gli annunci automatici sugli autobus e nei treni, i televisori accesi anche negli uffici vuoti, sono una distrazione martellante e continua. La specie umana è satura di rumore e anela al suo opposto cercandolo fra i boschi, negli oceani, o in luoghi di ritiro all’insegna della quiete e della concentrazione. Il professore di storia Alain Corbin scrive dal suo rifugio alla Sorbona, e l’esploratore norvegese Erling Kagge dai suoi ricordi dei ghiacci dell’Antartide, in cui entrambi gli autori hanno cercato una via di fuga. Eppure, come rileva Corbin in “Histoire du silence”, probabilmente oggi non c’è più rumore di quanto ce ne fosse in passato. Prima dell’introduzione dello pneumatico le strade urbane erano un’assordante baraonda di ruote metalliche e zoccoli di cavallo. Prima dell’isolamento volontario nel virtuale dei telefoni cellulari, autobus e treni risuonavano di conversazioni ad alta voce. I giornalai non si limitavano a distribuire la loro merce ma la pubblicizzavano a squarciagola, così come fruttivendoli, fiorai e pescivendoli. Le platee di teatri e sale da concerto erano un caos di cori e bivacchi. Persino in campagna, al contrario di oggi, i contadini usavano cantare durante il lavoro nei campi. Ciò che è cambiato non è tanto il livello della rumorosità, già motivo di irritazione dei nostri antenati, bensì quello della distrazione, che va a riempire un vuoto altrimenti pervaso dal silenzio. E qui sorge un altro paradosso, poiché laddove regna il silenzio (nella profondità di una foresta, nella vastità di un deserto, in una stanza improvvisamente vuota), esso si dimostra spesso più snervante che gradevole. L’inquietudine si fa strada e l’orecchio si aggrappa istintivamente a qualsiasi rumore, da una sirena lontana al cinguettio di un uccello, che possa salvarlo da questo nulla sconosciuto e spaventoso. Le persone vogliono il silenzio... ma a piccole dosi. | Entry #22505 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
Rating type | Overall | Quality | Accuracy |
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Entry | 2.41 | 2.60 (20 ratings) | 2.21 (19 ratings) |
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-1 +3 2 “Histoire du silence” | Good term selection Il primo, finora, che scrive correttamente il titolo!! ;-) | otok silba | |
fruttivendoli, fiorai e pescivendoli. | Flows well Mi piace questa soluzione che sposta la traduzione dall'oggetto a chi lo vende | Laura Chiesa No agrees/disagrees | |
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-1 1 paradossi | Other l'originale descrive il fenomeno senza definirlo un paradosso | Flavia Tucci | |
secolo | Mistranslations Non parla di "secolo", ma di "epoca" | Aleroff No agrees/disagrees | |
-4 +1 1 è che le persone | Inconsistencies Troppo colloquiale. Evitare "è che" si può sostantivare il tutto "è il desiderio di". | Benedetta Palmieri | |
-2 +1 1 ma lo trovano sempre di meno | Mistranslations bruttino | otok silba | |
-4 +1 2 martellante | Mistranslations una distrazione non può essere "martellante" | Benedetta Palmieri | |
-3 +2 1 satura di rumore | Inconsistencies Suona male. Si perde il senso originale del testo. | Benedetta Palmieri | |
-1 1 oceani, | Punctuation Toglierei la virgola | Aleroff | |
-1 +3 3 in cui entrambi gli autori hanno cercato una via di fuga | Other ambiguo | Sara Pisano | |
-1 1 rileva | Mistranslations non suona bene. Piuttosto "ci fa notare", visto che mette in evidenza una differenza | Flavia Tucci | |
-4 +1 4 zoccoli | Mistranslations Ferri, non zoccoli | BdiL | |
-1 +3 1 nel virtuale dei telefoni cellulari | Mistranslations mondo virtuale semmai | Benedetta Palmieri | |
-1 +4 3 a distribuire la loro merce | Omission Qui è stato eliminata tutta la parte sulle pile silenziose di merci che si contrappongono al rumore dei commercianti dell'epoca. Perdita di senso. | Benedetta Palmieri | |
-1 1 Le platee | Other Perché solo dalla platea e non da palchi e loggione? | Aleroff | |
-1 1 sale da concerto | Mistranslations Nel source si parla di Opera non di sale da concerto | Aleroff | |
-2 +3 1 cori | Mistranslations "Marietta dammela..." | BdiL | |
-1 1 già motivo di irritazione dei nostri antenati | Other Il source non parla né di antenati né di irritazione | Aleroff | |
-2 +2 1 altrimenti pervaso dal silenzio | Mistranslations si trasforma un'ipotetica con un verbo molto forte (il silenzio potrebbe invadere) in una certezza con un verbo blando | Carmelo Massimo Tidona | |
| Other perde il significato sottile e preciso di "creeps in" | rosanna campo | |
-2 +3 1 cinguettio di un uccello, | Omission E il fruscio delle foglie? Perché è stato eliminato? | Benedetta Palmieri | |
-2 +1 2 Le persone vogliono il silenzio... ma a piccole dosi | Inconsistencies a piccole dosi fa pensare che lo vogliano per brevi periodi, quello che dice il testo è che in realtà non lo vogliono poi così tanto e quando c'è si innervosiscono | Carmelo Massimo Tidona | |
| Un tema ricorrente dei nostri tempi, perlomeno nel mondo sviluppato, è che la gente anela al silenzio e non riesce a trovarne alcuno. Il rombo del traffico, il bip incessante dei telefoni, annunci digitali su autobus e treni, televisori che emettono suoni a tutto volume anche in uffici vuoti, rappresentano un’aggressione e una distrazione costanti. La razza umana si sta logorando con il rumore e brama l’esatto opposto, sia esso tra la natura incontaminata, in aperto oceano o in qualche ritiro dedicato alla quiete e alla concentrazione. Lo affermano Alain Corbin - che scrive dal suo rifugio alla Sorbona - ed Erling Kagge, esploratore norvegese, ricordando le distese di ghiaccio dell’Antartide, dove entrambi hanno tentato di sottrarsi al rumore. E tuttavia, come fa notare Corbin nel suo libro “Storia del silenzio”, oggi probabilmente non c’è più rumore di quanto ce ne fosse in passato. Prima dell’avvento dei pneumatici, le strade delle città rimbombavano del fracasso assordante delle ruote cerchiate in metallo e dei ferri di cavallo sui selciati in pietra. Prima dell’isolamento volontario sui cellulari, gli autobus e i treni fervevano di conversazioni. Gli strilloni non lasciavano le loro copie di giornale accatastate in silenzio ma le pubblicizzavano a squarciagola, e così facevano i venditori di ciliegie, violette e sgombri freschi. Il teatro e l’opera riecheggiavano di urrà e fischi. Persino in campagna, i contadini cantavano mentre sgobbavano. Ora non cantano più. Ciò che è cambiato non è tanto il livello di rumore, di cui ci si lamentava anche nei secoli addietro, ma il livello di distrazione, che occupa lo spazio che potrebbe essere pervaso dal silenzio. E qui si profila un altro paradosso, perché quando il silenzio si impossessa realmente dello spazio – nelle profondità di una foresta di pini, nel nudo deserto, in una camera liberata all’improvviso – spesso si rivela inquietante piuttosto che gradito. Si insinua il terrore; l’orecchio si sintonizza istintivamente su qualsiasi cosa, sia essa il sibilo del fuoco, il richiamo di un uccello o il sussurro delle foglie, che possa salvarlo da questo vuoto sconosciuto. La gente desidera il silenzio, ma non troppo. | Entry #22726 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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Entry | 2.32 | 2.35 (20 ratings) | 2.29 (21 ratings) |
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-1 +5 3 trovarne alcuno | Other Costruzione che lascia spazio a un'interpretazione plurale, incompatibile con la singolarità di "silenzio" | Gianluca Attoli | |
-2 +2 1 razza umana | OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
tra la | Other Molto meglio "nella" | Aleroff No agrees/disagrees | |
-3 +2 2 - | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
-1 +3 2 dove entrambi hanno tentato di sottrarsi al rumore. | Other Corbin non è andato in Antartide | Elena Aclasto | |
| Syntax In italiano meglio evitare di iniziare un paragrafo con "E" sopratutto se dopo c'è un avverbio. | Benedetta Palmieri | |
+4 1 “Storia del silenzio”, | Mistranslations il libro non è stato tradotto in italiano, il titolo va lasciato in originale o al più nella sua edizione inglese | Elena Aclasto | |
-1 +1 1 dell’avvento | Inconsistencies Non parlerei di "avvento" degli pneumatici, forse piuttosto "invenzione". | Benedetta Palmieri | |
isolamento volontario | Syntax Di chi? Sintatticamente, sembra che si riferisca ai treni a agli autobus. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-2 +1 1 ’opera | Mistranslations Parlerei piuttosto di teatri lirici. L'opera in italiano non indica il teatro come in inglese | Benedetta Palmieri | |
-1 1 addietro | Other Addietro rispetto a cosa? Manca un riferimento temporale (in nessuna parte della frase si fa riferimento ad "oggi"). | Gianluca Attoli | |
+1 1 terrore | Other Ci si è fermati alla prima traduzione di "dread" ma qui "terrore" è palesemente troppo forte come concetto, meglio "inquietudine" o simili. | Gianluca Attoli | |
si sintonizza istintivamente su qualsiasi | Other Allitterazione fastidiosa: si si(..) is(...) su (...)siasi. Almeno scegliere "qualunque"... | BdiL No agrees/disagrees | |
-3 2 sussurro | Inconsistencies Le foglie non sussurrano. Si può parlare di "fruscio" delle foglie. | Benedetta Palmieri | |
-1 1 non troppo | Spelling Messa così, sembra che si riferisca più a "desidera" che a "il silenzio" | Aleroff | |
| Uno dei temi ricorrenti di questa epoca, perlomeno nei paesi sviluppati, è che la gente ha un gran bisogno di silenzio ma non lo trova da nessuna parte. Il rombo del traffico, l’incessante beep beep dei telefonini, gli annunci vocali sugli autobus e sui treni, le televisioni accese anche negli uffici vuoti ci tartassano e ci distraggono senza tregua. La razza umana si sta logorando a forza di rumore e brama l’esatto contrario – che sia nei boschi, in mezzo all’oceano o in qualche ritiro spirituale dedicato alla quiete e alla concentrazione. Alain Corbin, professore di storia, scrive dal suo covo nella Sorbona, e Erling Kagge, esploratore norvegese, dai suoi ricordi delle lande desolate dell’Antartica, dove entrambi hanno cercato, rispettivamente, rifugio. Eppure, come fa notare il professor Corbin ne “La Storia del Silenzio”, non è che ci sia tanto più rumore ora di quanto ce ne fosse un tempo. Prima degli pneumatici, nelle città le strade erano piene del clamore assordante delle ruote bordate in metallo e degli zoccoli dei cavalli sulla pietra. Prima dell’isolamento volontario nei telefoni cellulari, autobus e treni risuonavano di chiacchiere. Gli edicolanti non lasciavano i giornali in una pila silenziosa, ma strillavano a gran voce per attirare l’attenzione dei passanti, così come i fruttivendoli, i fiorai e i pescivendoli. I teatri e gli spettacoli dell’opera erano tutto un caos di urrà e insulti urlati a squarciagola. Anche nelle campagne, i contadini cantavano mentre sgobbavano. Non cantano più, adesso. Quello che è cambiato non è tanto il livello di rumore, di cui ci si lamentava anche nei secoli addietro, ma il livello di distrazione, che occupa lo spazio che potrebbe essere invaso dal silenzio. E qui siamo di fronte ad un altro paradosso, perché quando il silenzio lo invade, questo spazio – nel profondo di una foresta di pini, nel deserto spoglio, in una stanza improvvisamente vuota – spesso risulta inquietante piuttosto che accogliente. Un terrore ci striscia dentro; l’orecchio si fissa su qualsiasi cosa, dallo scoppiettare del fuoco al richiamo di un uccello o il frusciare delle foglie, che ci scampi da questo vuoto sconosciuto. La gente vuole silenzio, ma non troppo. | Entry #23975 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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| Good term selection Brava / bravo! | BdiL | |
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| Other Incipit impreciso, meglio precisare che si parla dell'epoca contemporanea. | Gianluca Attoli | |
| Inconsistencies Troppo colloquiale in italiano. Evitare "la gente", si poteva sostantivare il tutto "è il bisogno di..." | Benedetta Palmieri | |
+7 2 beep beep | Spelling Non è una grafia italiana | Sara Pisano | |
| Mistranslations più che televisioni si tratta di televisori | otok silba | |
ci tartassano e ci distraggono | Other Personalizzazione non necessaria | Aleroff No agrees/disagrees | |
-2 +4 1 razza umana | OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluppati.Link: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
+3 1 si sta logorando a forza di rumore | Inconsistencies Colloquiale, poco fluido. | Benedetta Palmieri | |
-2 +1 1 – | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
ritiro spirituale | Mistranslations Perché spirituale? Non presente nel source. Non tutti i ritiri sono spirituali. | Aleroff No agrees/disagrees | |
dai suoi ricordi | Mistranslations non scrive "dai" suoi ricordi, ma semmai "ispirandosi ai suoi ricordi" oppure "dei" suoi ricordi | otok silba No agrees/disagrees | |
+8 1 Antartica | Other L'Antartica non esiste; si tratta dell'Antartide | Sara Pisano | |
+5 2 “La Storia del Silenzio”, | Mistranslations L'opera non è stata tradotta in italiano, non ci si può inventare un titolo tradotto | Gianluca Attoli | |
non è che ci sia tanto più rumore ora di quanto ce ne fosse un tempo | Other Periodo involuto | Aleroff No agrees/disagrees | |
le strade erano piene del clamore | Other Trovo che l'aggettivo "pieno" stoni con l'accenno a un rumore continuo. Sarebbe accettabile in riferimento a diversi rumori, ma il concetto "essere pieni di un clamore" a me suona male. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Syntax Direi più isolamento "sui" telefoni cellulari che "nei" telefoni | Benedetta Palmieri | |
chiacchiere | Other "Chiacchiere" in italiano ha una connotazione leggermente negativa che sarebbe meglio evitare. Preferibile il più neutro "conversazioni". | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
insulti urlati a squarciagola. | Other si avvicina più alla definizione di "barracking" che alla sua traduzione | rosanna campo No agrees/disagrees | |
| Other Termine non appropriato nel contesto | Sara Pisano | |
+1 lo invade, questo spazio | Punctuation la virgola spezza la frase e la rende pesante. forse meglio eliminare "lo" e lasciare "invade questo spazio" | Benedetta Palmieri | |
+2 1 nel deserto spoglio | Other Senza offesa, un po' bruttino (almeno "spoglio deserto" avrebbe un sapore letterario, mentre "deserto spoglio" a me suona scialbo e ovvio) | Gianluca Attoli | |
risulta | Spelling Il soggetto è il silenzio non lo spazio | Aleroff No agrees/disagrees | |
+2 1 accogliente | Mistranslations Semmai benvenuto, che è l'opposto | BdiL | |
+4 Un terrore ci striscia dentro | Syntax Troppo colloquiale. Si potrebbe dire "si insinua" anziché "ci striscia dentro" | Benedetta Palmieri | |
-1 +1 1 si fissa | Mistranslations Calco dall'inglese. Lo sguardo si fissa, l'orecchio presta attenzione ai suoni o rumori. In ogni caso "fissa" suona troppo colloquiale. | Benedetta Palmieri | |
| Grammar errors al non il. Dallo...al...al | BdiL | |
scampi | Other bruttino, non condivido la scelta lessicale | otok silba No agrees/disagrees | |
| Il leitmotiv della nostra epoca, almeno nel mondo occidentale, è il desiderio irresistibile e insoddisfatto del silenzio. Il frastuono del traffico, l'assillante suoneria dei cellulari, i messaggi audio su bus e treni, i televisori che risuonano anche nelle sale d'attesa vuote sono un disturbo e una distrazione costante. Il rumore sta risucchiando la razza umana, e questa ne brama l'opposto, che sia nella natura selvaggia, nel vasto oceano o in un qualche ritiro consacrato alla calma e alla concentrazione. Alain Corbin, professore di storia, scrive dal suo rifugio alla Sorbona ed Erling Kagge, esploratore norvegese, dai suoi ricordi delle distese ghiacciate dell'Antartide, dove entrambi hanno cercato di fuggire. Eppure, come fa notare il professor Corbin nel suo libro sul silenzio "A History of Silence", è probabile che oggi il rumore non sia maggiore rispetto al passato. Prima degli pneumatici, le strade cittadine erano pervase dall'eco assordante delle ruote cerchiate di metallo e degli zoccoli di cavallo sulla pietra. Prima dell'isolamento volontario sui telefoni cellulari, i bus e i treni erano invasi dal chiacchiericcio dei viaggiatori. I venditori di giornali non ammassavano mute pile di articoli, bensì li pubblicizzavano a pieni polmoni, al pari dei venditori di ciliegie, di viole e di pesce fresco. Tutti i teatri, anche quelli lirici, erano un turbinio di urrà e di fischi. Perfino in campagna i contadini cantavano mentre lavoravano. Oggi non lo fanno più. Ad essere cambiata non è tanto la quantità di rumore, oggetto di lamentele anche nei secoli scorsi, quanto la quantità di distrazione che occupa lo spazio che dovrebbe invece essere invaso dal silenzio. Così si delinea un altro paradosso: quando davvero invade il silenzio (nelle profondità di una pineta, nell'aspro deserto, in una stanza improvvisamente vuota), non siamo pervasi dalla gioia bensì da un senso di inquietudine. La paura si insinua lentamente in noi; l'udito va istintivamente alla spasmodica ricerca di un qualche suono, come il crepitio del fuoco, il fischio di un uccello o il fruscio delle foglie, che lo salvi da questo vuoto ignoto. Desiderio di silenzio, ma poi non così tanto. | Entry #23921 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-2 2 non siamo pervasi dalla gioia bensì da un senso di inquietudine. | Flows well | rosanna campo | |
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-1 +5 1 Il leitmotiv | Mistranslations Non è IL Leitmotiv (che io comunque scriverei con la maiuscola iniziale), è UNO dei temi. | BdiL | |
| Mistranslations il testo non parla di suonerie, ma anche in quel caso al massimo sarebbe "le assillanti suonerie", non ce n'è una sola | Carmelo Massimo Tidona | |
-1 +1 1 audio | Mistranslations Non solo, semmai anche visivo (scritte scorrevoli o voci di sintesi). | BdiL | |
costante | Mistranslations Costanti | Aleroff No agrees/disagrees | |
-1 +2 1 risucchiando | Mistranslations Dove lo risucchia?! | BdiL | |
| OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
| Punctuation Niente virgola davanti alla congiunzione "e" | mariant | |
scrive dal suo rifugio alla Sorbona ed Erling Kagge | Grammar errors grammaticalmente errato, al più dovrebbe essere "che scrive [...]", per quanto anche l'originale sia dubbio | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
| Mistranslations "dove entrambi" sembra che entrambi siano stati in Antartide, cosa non vera | Alessandra Meregaglia | |
-1 1 sul silenzio | Other Non serve e non è presente nel source | Aleroff | |
eco | Inconsistencies Meglio un altro termine | BdiL No agrees/disagrees | |
-3 +1 1 zoccoli | Mistranslations Dove son finiti i ferri?! | BdiL | |
+4 1 turbinio di urrà | Mistranslations errata collocazione: un turbinio non si riferisce a un suono | Alessandra Meregaglia | |
+3 quanto la quantità di distrazione che occupa lo spazio che dovrebbe invece essere invaso dal silenzio. | Other Un po' contorto (e non è molto fluida l'allitterazione quanto-quantità) | Gianluca Attoli | |
silenzio. | Other Perché a capo? | Aleroff No agrees/disagrees | |
| Omission manca il complemento oggetto: quando il silenzio invade cosa? chi? in italiano il verbo è transitivo. Oppure bisognava usare gli articoli determinativi al posto dello stato in luogo (nelle, nel, in) | Elena Aclasto | |
aspro deserto | Other non metterei l'aggettivo in prima posizione, sa un po' di testo poetico | Alessandra Meregaglia No agrees/disagrees | |
ignoto. | Other Perché a capo? | Aleroff No agrees/disagrees | |
| Un tema ricorrente della nostra epoca, perlomeno nel mondo industrializzato, è che le persone sono assetate di silenzio e non riescono a trovarlo. Il frastuono del traffico, l'incessante bip dei telefoni, gli annunci digitali sugli autobus e sui treni, i televisori a tutto volume anche negli uffici deserti sono qualcosa di inesauribile e perennemente distraente. L'umanità si sta consumando di rumore e brama ardentemente il suo opposto – in capo al mondo, nell'immenso oceano o in qualche luogo isolato consacrato alla calma e concentrazione. Alain Corbin, professore di storia, scrive dal suo rifugio alla Sorbona, ed Erling Kagge, esploratore norvegese, basandosi sui suoi ricordi delle distese dell’Antartide, luoghi in cui entrambi hanno cercato di fuggire. Eppure, come sottolinea Corbin in "A History of Silence", è improbabile che la quantità di rumore attuale sia superiore a quella di un tempo. Prima della comparsa degli pneumatici, le strade cittadine erano invase dall'assordante frastuono delle ruote rivestite di metallo e dei ferri di cavallo sulla pietra. Prima dell'isolamento volontario sui cellulari, gli autobus e i treni risuonavano del vocio delle conversazioni. I giornalai non lasciavano la merce stipata in pile silenziose, ma la reclamizzavano ad alta voce, come i venditori ambulanti di ciliegie, violette e sgombri freschi. Le sale teatrali e operistiche erano un caos di urrà e fischi. Anche in campagna, i contadini cantavano mentre sgobbavano. Ora non cantano affatto. Ad essere cambiato non è tanto il livello di rumore, che già nei secoli scorsi era oggetto di lamentela, quanto il livello di distrazione, che riempie lo spazio che andrebbe invaso dal silenzio. Qui si profila un altro paradosso, perché quando il silenzio opera la sua invasione – nelle profondità di una pineta, nel nudo deserto, in una stanza che si svuota all’improvviso – spesso si rivela più snervante che gradito. Il terrore si insinua; l’udito si aggrappa d’istinto a qualsiasi cosa, il sibilo del fuoco, il grido di un uccello, il fruscio delle foglie, che sia in grado di salvarlo da questo vuoto estraneo. Le persone desiderano il silenzio, ma non eccessivo. | Entry #22343 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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ricorrente | Mistranslations Nessuno ha affermato che sia ricorrente. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
industrializzato | Mistranslations "Developed" non significa necessariamente industrializzato. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-1 +4 1 assetate | Other Scelta del termine: meglio "bramano, cercano, anelano..." | mariant | |
-1 +1 1 a tutto volume | Mistranslations Troppo rumore rispetto al testo originale | mariant | |
+5 2 qualcosa di inesauribile e perennemente distraente | Other Non molto fluido | Gianluca Attoli | |
| Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
in capo al mondo | Mistranslations Si perde il riferimento alle foreste | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
al | Mistranslations Non è quello che dice il testo originale | otok silba No agrees/disagrees | |
| Spelling Formulato così sembra parli di un oceano in particolare (ma quale?) | Gianluca Attoli | |
+5 alla calma e concentrazione | Spelling alla calma e alla concentrazione (oppure, a calma e concentrazione) | Gianluca Attoli | |
+1 1 luoghi in cui entrambi hanno cercato di fuggire. | Other Kagge in Antartide ci è stato eccome.. | Elena Aclasto | |
+3 1 A History of Silence | Other O si usa il titolo originale (in francese) o si usa il titolo in italiano (inesistente) | Gianluca Attoli | |
è improbabile che | Mistranslations Nessuno ha parlato di probabilità. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Other Scelta del termine: preferibile "livello, grado...2 | mariant | |
frastuono | Other "Frastuono" è stato usato anche nel capoverso precedente, si poteva variare un pochino di più. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
isolamento volontario sui cellulari, gli autobus e i treni | Other Sarebbe stato meglio precisare che l'isolamento è nostro, delle persone; così organizzata la frase è ambigua (pare che siano autobus e treni a isolarsi nei cellulari...) | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
di ciliegie, violette e sgombri freschi | Other Preferisco la resa di altri colleghi che hanno optato per l'indicazione delle professioni. L'elenco degli articoli suona letterale e pedante. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-4 1 sgombri freschi. | Inconsistencies Traduzione letterale dall'inglese, si può evitare di precisare il tipo di pesce in italiano. | Benedetta Palmieri | |
erano un caos | Other troppo letterale | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 +2 1 Ora non cantano affatto. | Spelling Rafforzamento superfluo | Gianluca Attoli | |
che | Other Troppi "che" in questa frase (ne ho evidenziato uno ma intendo i 3 inanellati). | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
+3 andrebbe invaso dal silenzio | Mistranslations dice "che il silenzio potrebbe invadere", concetto ben diverso | Carmelo Massimo Tidona | |
andrebbe | Grammar errors Casomai "dovrebbe essere invaso" | Aleroff No agrees/disagrees | |
-2 +2 3 pineta | Other a pineta non si associa a un senso di disagio, insomma vale sempre il vecchio adagio che "le parole sono importanti" | Alessandra Meregaglia | |
-2 +1 1 nudo deserto | Spelling Meglio aggettivi come arido o brullo, un deserto "nudo" non mi sembra un'immagine che funziona molto. | Gianluca Attoli | |
terrore | Other Troppo forte, avrei parlato di inquietudine o angoscia. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
l’udito | Mistranslations Semmai l'orecchio... | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Non è estraneo, è ignoto. | BdiL | |
eccessivo | Other Non condivido la scelta, il silenzio non è quantificabile (o c'è silenzio, o non c'è). Semmai le persone non lo vogliono troppo a lungo, per troppo tempo di fila. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Uno dei temi ricorrenti ai giorni nostri, almeno nel mondo avanzato, è la ricerca, tanto spasmodica quanto infruttuosa, del silenzio. Il rombo del traffico, l'incessante trillo dei telefoni, gli annunci automatizzati su autobus e treni, i televisori a tutto volume anche in uffici deserti, sono tutti continuo motivo di fastidio e distrazione. Il rumore sta pian piano logorando l'essere umano, che brama quindi il suo opposto, pronto a cercarlo nella natura selvaggia, nelle vastità degli oceani oppure in qualche eremo consacrato alla quiete e alla concentrazione. Alain Corbin, professore di storia, scrive dal suo rifugio della Sorbona, mentre Erling Kagge, esploratore norvegese, lo fa dai recessi dei suoi ricordi della desolazione antartica; luoghi in cui entrambi hanno cercato asilo. Tuttavia, come scrive il professor Corbin nel suo "A History of Silence" ("Il silenzio nella storia"), i livelli di rumore di oggi sono probabilmente paragonabili a quelli del passato. Prima dell'introduzione dei pneumatici, le strade lastricate in pietra delle città rimbombavano dell'assordante fragore di zoccoli e ruote bordate di metallo. Prima dell'isolamento volontario nei confini di un telefono cellulare, autobus e treni risuonavano con il vociare dei passeggeri. Gli strilloni non lasciavano i loro giornali accatastati in un angolo, ma, come vuole il loro nome, li pubblicizzavano gridando a squarciagola, come del resto facevano anche i venditori ambulanti di ciliegie, viole e pesce fresco. Il teatro e l'opera erano un continuo susseguirsi di versi di approvazione e di scherno. Persino nelle campagne i contadini intonavano canti per meglio sopportare le loro fatiche. Ormai non cantano più... Quel che è cambiato non è quindi il livello del rumore in sé, di cui ci si lamentava anche nei secoli scorsi, quanto piuttosto il livello di distrazione, che oggi occupa spazi che potrebbero altrimenti divenire preda del silenzio. Legato a quanto appena detto vi è poi un altro paradosso: quando il silenzio riempie davvero quegli spazi, siano essi nel cuore di una foresta di pini, nelle spoglie vastità del deserto o in una stanza appena liberata, esso risulta spesso un ospite inquietante piuttosto che benvenuto. Una sorta di terrore si insinua nell'animo e l'orecchio si aggrappa a qualsiasi suono, dal sibilo del fuoco al richiamo di un uccello, allo stormire delle foglie, pur di salvarci da questo vuoto sconosciuto. Quindi, è vero, spesso bramiamo il silenzio, ma con moderazione... | Entry #23162 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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+6 la ricerca, tanto spasmodica quanto infruttuosa, del silenzio | Good term selection Buona resa, complimenti! | otok silba | |
+2 sta pian piano logorando l'essere umano | Flows well il rumore diventa il soggetto della frase e l'essere umano ne è la vittima:buona soluzione | rosanna campo | |
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tutti | Other inutile e appesantisce la frase, in special modo dopo il "tutto" volume poco prima | otok silba No agrees/disagrees | |
pian piano | Other Non necessario | Aleroff No agrees/disagrees | |
pronto a cercarlo | Grammar errors Caso mai "e lo ricerca": il riferimento più vicino, altrimenti, è "opposto", non l'essere umano. | Aleroff No agrees/disagrees | |
-2 +1 1 eremo | Other Eccessivo | BdiL | |
-5 +1 4 luoghi in cui entrambi hanno cercato asilo. | Mistranslations solo Kagge, Corbin non è stato in Antartide | Elena Aclasto | |
-1 +4 2 A History of Silence | Other O si usa il titolo originale (in francese) o si usa il titolo in italiano (inesistente). La traduzione in italiano suggerita peraltro secondo me non è adatta (non si parla del "silenzio nella storia", ma della "storia del silenzio"...) | Gianluca Attoli | |
-1 +4 2 ("Il silenzio nella storia") | Mistranslations Il libro non è stato tradotto in italiano, quindi non va inserita alcuna arbitraria traduzione in italiano. | Benedetta Palmieri | |
-1 +1 1 i livelli di rumore di oggi | Inconsistencies ridondante: ripetizioni di "di". Poco scorrevole. | Benedetta Palmieri | |
+1 i livelli di rumore di oggi sono probabilmente paragonabili a quelli del passato | Other rielaborazione eccessiva della frase | Carmelo Massimo Tidona | |
-3 +1 3 di zoccoli e ruote bordate di metallo | Syntax degli zoccoli e delle ruote | Benedetta Palmieri | |
-1 +4 1 nei confini di un telefono cellulare | Inconsistencies sui telefoni cellulari. troppo imagé | Benedetta Palmieri | |
+2 1 con | Grammar errors del vociare (NON con) | BdiL | |
strilloni | Mistranslations gli strilloni non c'entrano, anche perché oggi non ci sono più e mancherebbe il confronto | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
+1 i loro giornali accatastati in un angolo | Other si perde del tutto il "muto" che, visto l'argomento, era fondamentale | Carmelo Massimo Tidona | |
+3 , ma, come vuole il loro nome, li | Inconsistencies Aggiunta superflua e ridondante. Troppe virgole. Poco scorrevole. | Benedetta Palmieri | |
| Mistranslations calco dall'inglese: In italiano si parla di teatro lirico o teatro dell'opera | Benedetta Palmieri | |
un continuo susseguirsi di versi di approvazione | Other un po' "pesante" e ampolloso e poi "versi di approvazione" non mi sembra la scelta migliore... avrei messo "urla" o "grida" | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 per meglio sopportare le loro fatiche | Other rielaborazione eccessiva, l'originale non fa alcun cenno al motivo del cantare | Carmelo Massimo Tidona | |
-1 1 Legato a quanto appena detto vi è poi un altro paradosso: | Spelling | Sonia Di Francia | |
+4 1 Legato a quanto appena detto vi è poi un altro paradosso | Other Brutto, brutto, brutto | BdiL | |
-1 +4 1 sibilo | Other Scelta del temine: il fuoco non "sibila", meglio "crepita"... | mariant | |
| Un tema in voga, perlomeno nel mondo industrializzato, è il silenzio, a cui la gente anela, senza successo. Il rombo del traffico, i continui trilli dei telefoni, gli annunci digitali sugli autobus o sui treni, i televisori a tutto volume persino negli uffici vuoti, sono un’incessante aggressione e distrazione. Il genere umano si sta logorando a furia di sentir rumori e di desiderare ardentemente il contrario – che sia in zone selvagge, in mezzo all’oceano o in un eremo dedicato al silenzio e alla meditazione. Alain Corbin, un professore di storia, scrive dal suo rifugio alla Sorbona, mentre l’esploratore norvegese Erling Kagge, si ispira ai suoi ricordi delle lande desolate dell’Antartide, luoghi in cui entrambi hanno cercato di rifugiarsi. Eppure, come sottolinea Corbin in “Storia del silenzio”, oggi probabilmente non c’è più rumore di quanto ce ne fosse in passato. Prima dell’avvento degli pneumatici, le strade riecheggiavano del rumore assordante delle ruote cerchiate di metallo e dei ferri di cavallo sui selciati di pietra. Prima dell’isolamento volontario con i telefoni cellulari, gli autobus e i treni risuonavano del brusio delle conversazioni. I giornalai non lasciavano la loro merce in mute pile, ma la reclamizzavano a gran voce, come facevano i venditori di ciliegie, quelli di violette e di sgombri freschi. Il teatro e l’opera rimbombavano del frastuono degli applausi e dei fischi. Persino in campagna, i contadini cantavano nello svolgere il loro duro lavoro. Ora non cantano più. Ciò che è cambiato non è tanto il livello del rumore, del quale ci si lamentava anche nei secoli passati, ma il livello di distrazione, che si impadronisce dello spazio che potrebbe essere invaso dal silenzio. Ecco che si profila un altro paradosso, perché quando ci invade – nel fitto di una foresta di pini, nell’arido deserto, in una stanza improvvisamente vuota – il silenzio spesso risulta inquietante anziché essere ben accolto. Si insinua il terrore, l’orecchio si fissa istintivamente su qualunque cosa, che sia il crepitio del fuoco, il richiamo di un uccello o il fruscio delle foglie, che lo salverà da questo oscuro vuoto. La gente vuole il silenzio, ma non poi così tanto. | Entry #23092 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-1 +2 2 Un tema in voga | Other "Tema in voga" sembra da copertina di rivista di gossip, qui si parla di un "theme of age" | Gianluca Attoli | |
Un tema in voga, perlomeno nel mondo industrializzato, è il silenzio, a cui la gente anela, senza successo. | Other Costruzione che lascia a desiderare. Peraltro il tema non è "il silenzio" ma la ricerca spasmodica e infruttuosa dello stesso. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-3 1 trilli | Inconsistencies Poco adatto. Parlerei piuttosto di suonerie. | Benedetta Palmieri | |
un’incessante aggressione e distrazione | Other Brutto | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
+3 1 si sta logorando a furia di sentir rumori e di desiderare ardentemente il contrario | Other Non è una soluzione molto fluida | Gianluca Attoli | |
-1 1 – | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
-1 1 eremo | Other Eccessivo per l'idea che dà. | BdiL | |
| Other Eviterei sempre l'indeterminativo di fronte a una qualifica, ha una sfumatura generica vagamente negativa (basta dire "professore di storia") | Gianluca Attoli | |
-8 3 luoghi in cui entrambi hanno cercato di rifugiarsi. | Other verificare le informazioni. Kagge ci è effettivamente andato in Antartide, Corbin no. | Elena Aclasto | |
+2 1 “Storia del silenzio” | Other Traduzione arbitraria di un titolo inesistente in italiano | Gianluca Attoli | |
riecheggiavano | Mistranslations Troppo morbido come termine, qui non si parla di echi né di reminiscenze. Le strade erano concretamente invase di rumore. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Inconsistencies Ridondante. Semplificare. Basta selciato. E al singolare in italiano. | BdiL | |
i venditori di ciliegie, quelli di violette e di sgombri freschi | Other Traduzione pedante, meglio le scelte di altri colleghi che hanno optato per l'elenco di professioni. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-1 1 l’opera | Other Ambiguo e calco dell'inglese | BdiL | |
cantavano nello svolgere il loro duro lavoro | Other Resa un po' legnosa. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-1 +1 1 duro | Mistranslations Più che duro è noioso o monotono o ripetitivo. | BdiL | |
Ecco | Other Inizio troppo secco, meglio un "Ed ecco che" o simili | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
ci | Mistranslations il silenzio non invade "noi" persone ma lo spazio circostante | Benedetta Palmieri No agrees/disagrees | |
essere | Other Superfluo e rende la frase meno fluida | Aleroff No agrees/disagrees | |
-1 +2 1 si fissa | Mistranslations non direi che l'orecchio " si fissa" su qualcosa, può piuttosto fare attenzione o cercare di captare suoni. L'attenzione si fissa o lo sguardo. Ma in ogni caso risulta un po' troppo colloquiale. | Benedetta Palmieri | |
-1 1 oscuro vuoto | Other Troppe costruzioni agg.+nome in questo testo, mi viene in mente "l'eroico bambino" di Alberto Sordi... | Gianluca Attoli | |
-2 +1 1 ma non poi così tanto | Syntax contorto...meglio togliere il "poi" | Elena Aclasto | |
| Il tema della nostra epoca, almeno nei paesi sviluppati, è l’impellente desiderio di silenzio e la scarsità di luoghi e situazioni in cui lo si possa trovare. Il rumore del traffico, l'incessante segnale acustico dei telefoni cellulari, gli annunci digitali sugli autobus e sui treni, i televisori a tutto volume anche negli uffici vuoti costituiscono un’interminabile fonte di clamore e distrazione. Il rumore ha condotto la razza umana allo stremo e questa ora desidera più di ogni altra cosa il silenzio, che sia nella natura incontaminata, nel vasto oceano o in qualche ritiro dedicato alla quiete ed alla concentrazione. Alain Corbin, professore di storia, scrive dal suo rifugio alla Sorbona, ed Erling Kagge, esploratore norvegese, elabora i suoi ricordi dalle distese desolate dell'Antartide, luoghi dove entrambi hanno cercato rifugio. Eppure, come sottolinea Corbin in "Histoire du silence", probabilmente non c'è più tutto il rumore di un tempo. Prima degli pneumatici, lo sferragliare assordante delle ruote cerchiate in ferro e degli zoccoli dei cavalli sulla pietra rimbombava per le strade cittadine. Prima del volontario isolamento sociale a causa dei telefoni cellulari, autobus e treni risuonavano delle conversazioni dei passeggeri. I venditori di giornali non ammucchiavano la merce in silenzio ma la pubblicizzavano ad alta voce, così come i venditori di ciliegie, violette e sgombri freschi. Il teatro e l'opera erano un clamore di urrà. Anche in campagna i contadini cantavano mentre sgobbavano ed ora non cantano più. Ciò che è cambiato non è tanto il livello di rumore, di cui anche i secoli precedenti erano soliti lamentavarsi, quanto il livello di distrazione che va ad occupare uno spazio in cui il silenzio potrebbe accomodarsi. Qui si profila un altro paradosso, poiché quando il silenzio invade quello spazio, ad esempio nel folto di una pineta, nel deserto spoglio o in una stanza improvvisamente vuota, si rivela spesso inquietante. Lo sgomento si insinua e l'orecchio si fissa istintivamente su qualsiasi rumore lo salvi da quell' ignoto spazio vuoto, che sia il sibilo del fuoco o il richiamo di un uccello o il susurro delle foglie. La gente desidera il silenzio, ma non a dosi eccessive. | Entry #22982 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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Il tema | Mistranslations Non è IL tema della nostra epoca, ma UN tema. | Aleroff No agrees/disagrees | |
+3 di luoghi e situazioni in cui lo si possa trovare | Mistranslations Aggiunta che rende la frase poco scorrevole. | Benedetta Palmieri | |
l'incessante segnale acustico | Other Uno solo e incessante? | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Mistranslations non è il segnale acustico, ma piuttosto i trilli e/o gli squilli dei telefoni | otok silba | |
Il rumore ha condotto la razza umana allo stremo e questa ora | Other L'aver usato la "razza umana" come complemento oggetto nella prima frase e come soggetto nella seconda ha complicato la struttura sintattica del periodo. | Aleroff No agrees/disagrees | |
desidera più di ogni altra cosa | Other Non capisco perché inventare concetti non presenti nel testo. "Desidera" e basta. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Other Non suona molto bene perché sembra che parli di un oceano in particolare | Gianluca Attoli | |
+1 elabora i suoi ricordi dalle distese desolate dell'Antartide | Other Detta così sembra che Kagge si trovi in Antartide e da lì "elabora i suoi ricordi". Lui in Antartide c'è stato ma i suoi libri li ha scritti a casa sua (Oslo). | Gianluca Attoli | |
-2 +1 1 luoghi dove entrambi hanno cercato rifugio. | Other solo Kagge è andato in Antartide. | Elena Aclasto | |
+1 non c'è più tutto il rumore di un tempo | Other Il testo non dice così, dice che oggi non c'è più rumore di quanto ce ne fosse un tempo. Concetto completamente diverso. | Gianluca Attoli | |
-2 1 sferragliare | Inconsistencies Il treno può sferragliare, ma le ruote delle carrozze non sferragliano. | Benedetta Palmieri | |
-2 1 zoccol | Mistranslations Sono i ferri! | BdiL | |
+1 1 sociale a causa dei | Inconsistencies Aggiunta, poco scorrevole, appesantisce la frase. | Benedetta Palmieri | |
+1 1 in silenzio | Mistranslations Sono i mucchi che "tacciono" | BdiL | |
| Mistranslations ambiguo | BdiL | |
| Spelling Manca la traduzione di "barracking" (fischi, disapprovazione o simili) | Sara Pisano | |
| Mistranslations Brutto il termine e manca la ripetitività | BdiL | |
ed | Grammar errors Uso non necessario della "d" eufonica | Aleroff No agrees/disagrees | |
+1 cui anche i secoli precedenti erano soliti | Grammar errors i secoli non si lamentano del rumore. Qui occorreva usare la forma impersonale: "di cui anche nei secoli precedenti si era soliti lamentarsi" ecc | Elizabeth Clarke | |
+1 il silenzio potrebbe accomodarsi | Other Brutto (senza offesa). | Gianluca Attoli | |
-1 +1 2 spoglio | Mistranslations Calco dall'inglese. Ma in italiano suona bene deserto "spoglio"? Forse meglio "arido" | Benedetta Palmieri | |
inquietante | Omission manca il riferimento al "benvoluto" o meglio "gradito" | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 1 si fissa | Mistranslations Calco dall'inglese. Lo sguardo si fissa, non l'orecchio. L'orecchio può cercare di captare suoni. "Fissa" qui è troppo colloquiale. | Benedetta Palmieri | |
| Spelling Non si mette uno spazio dopo l'apostrofo | BdiL | |
| Uno degli aspetti più significativi della nostra epoca, almeno per quanto riguarda i paesi sviluppati, è la spasmodica ricerca del silenzio - a vuoto. Il rumore del traffico, l'incessante trillare dei cellulari, gli annunci su autobus e treni, televisori lasciati accesi a tutto volume anche in uffici vuoti rappresentano infatti una distrazione, oltre a essere un accumulo continuo di fonti sonore. La razza umana è affetta da nevrastenia da rumore e agogna il suo opposto, che si trovi nei boschi, nell'oceano sperduto o in luoghi dedicati al silenzio e alla concentrazione. Alain Corbin, storico francese, scrive dal suo rifugio alla Sorbona; Erling Kagge, esploratore norvegese, ripesca dalle sue memorie delle distese dell'Antartide, luogo di fuga per entrambi. Eppure, come indica Corbin nel suo libro "Histoire du silence. De la Renaissance à nos jours", non è che ci sia più rumore di quanto ce ne fosse in passato. Prima dei pneumatici, infatti, le strade risuonavano dell'assordante rumore metallico delle ruote delle carrozze e degli zoccoli dei cavalli sull'acciottolato. Prima che i telefoni cellulari ci isolassero dal resto del mondo i mezzi pubblici e i treni pullulavano di un vociare continuo. I giornali non si vendevano, come accade oggi, semplicemente prendendone una copia da una pila, in silenzio: i venditori li pubblicizzavano a squarciagola, rivaleggiando con bottegai, fiorai e pescivendoli. I teatri erano affollati, caotici e risuonavano di fragorosi apprezzamenti. Persino nelle campagne i contadini erano soliti cantare durante il lavoro. Ora hanno poco di che cantare. Quello che è cambiato non è tanto il livello del rumore, del quale già in passato ci si lamentava, ma piuttosto il livello di distrazione, che occupa lo spazio vuoto che il silenzio potrebbe conquistare. Questo lascia presupporre un altro minaccioso paradosso, perché quando effettivamente il silenzio ci pervade - nelle profondità di una foresta, nell'immensità del deserto, nell'improvviso vuoto di una stanza sgombra - ci si presenta più come inquietante che come benefico. Nel silenzio infatti si insinua la paura; istintivamente si tende l'orecchio al minimo suono, cercando nello scoppiettio del fuoco, nel canto di un uccello o nel sussurrio delle foglie qualcosa che ci salvi da questo horror vacui. Vogliamo il silenzio, è vero, ma alla fine non così tanto. | Entry #23066 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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-5 +4 i venditori li pubblicizzavano a squarciagola, rivaleggiando con bottegai, fiorai e pescivendoli | Flows well | Gianluca Attoli | |
-1 1 spazio vuoto che il silenzio potrebbe conquistare | Flows well | rosanna campo | |
+1 si tende l'orecchio al minimo suono, cercando nello scoppiettio del fuoco, nel canto di un uccello o nel sussurrio d | Good term selection "tende l'orecchio" è una buona scelta rispetto alle altre traduzioni | Elena Mordenti | |
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-1 +3 2 - | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
| Other La mancanza di un articolo fa stonare la parte con il resto della frase | Gianluca Attoli | |
+3 un accumulo continuo di fonti sonore | Other Senza senso (le fonti sonore non si accumulano ma quelle restano, semmai si accumula il rumore da esse prodotto) | Gianluca Attoli | |
| Other Nevrastenia: troppo forte. Ripetizione poco fluida di "da": affetti DA nevrastenia DA rumore | Benedetta Palmieri | |
oceano sperduto | Mistranslations Ci si perde nell'oceano, ma non si può definire l'oceano come "sperduto" | Francesca Bova No agrees/disagrees | |
-2 2 zoccoli | Mistranslations Sono zoccoli ferrati, che fanno MOLTO più rumore! | BdiL | |
+1 ci isolassero dal resto del mondo | Other Siamo noi che ci isoliamo (oltretutto non suona comunque bene; se "ci" si riferisce a "tutti noi uomini", il resto del mondo chi sarebbe?) | Gianluca Attoli | |
-1 +1 1 pullulavano | Other Verbo inadeguato per un'immagine acustica, oltretutto pullulare è riferito a quantità plurali e non singolari ("vociare continuo") | Gianluca Attoli | |
+1 I giornali non si vendevano, come accade oggi, semplicemente prendendone una copia da una pila, in silenzio | Other Questa è una parafrasi, non una traduzione. (Vittorini?) | BdiL | |
I teatri e | Omission E l'Opera? | Aleroff No agrees/disagrees | |
affollati | Spelling Aggiunta inutile rispetto al source | Aleroff No agrees/disagrees | |
+2 durante il lavoro. Ora hanno poco di che cantare | Mistranslations Non è il normale lavoro. Si perde la noia di "drudged". E non c'è giudizio di merito per il non cantare, semplicemente non lo fanno più! | BdiL | |
+1 Ora hanno poco di che cantare. | Other Non capisco il sottinteso. Non è che abbiano poco di che cantare, non cantano e basta. | Gianluca Attoli | |
| Mistranslations Non lascia presupporre, lascia spazio a (..) che s'insinua | BdiL | |
ci pervade | Other Semmai pervade lo spazio che ci circonda | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-1 +2 2 ci si presenta più come inquietante che come benefico | Other Costruzione bruttina (Senza offesa) | Gianluca Attoli | |
| Inconsistencies Forzato e improprio. | BdiL | |
alla fine non così tanto. | Other Aggiunta superflua | Aleroff No agrees/disagrees | |
| Si brama il silenzio ma non si riesce a trovarlo, è uno dei temi di quest'epoca, almeno per quanto riguarda i paesi sviluppati. Il rombo delle auto, l'incessante squillare dei cellulari, le voci registrate sugli autobus e sui treni, il chiasso delle TV lasciate accese anche in uffici vuoti: un moto perpetuo che distrae. La razza umana si sta logorando con il proprio rumore ma desidera l'opposto, che sia nella natura, in aperto oceano o in qualche rifugio destinato alla quiete e alla concentrazione. Ne parla Alain Corbin, un professore di storia, dal suo rifugio nella Sorbona e Erling Kagge, un esploratore norvegese, nei suoi ricordi delle lande dell'Antartide, dove ciascuno ha provato a rifugiarsi. Eppure, come afferma Corbin in "A History of Silence", probabilmente questo rumore c'è sempre stato. Prima degli pneumatici, l'assordante clangore metallico delle ruote e lo zoccolio dei cavalli sulle strade di pietra permeavano le città. Prima dell'isolamento dovuto ai cellulari, sugli autobus e sui treni risuonava il chiacchierio della gente. La merce non veniva semplicemente ammucchiata e lasciata lì in silenzio, ma i venditori di giornali li reclamizzavano gridando a pieni polmoni e allo stesso modo facevano i venditori di ciliegie, viole e sgombro fresco. Il teatro e l'opera erano un caos di plausi e di insulti. Anche nelle campagne la gente lavorava cantando. Ora non lo fa più. Quel che è cambiato non è tanto il livello del rumore, di cui ci si lamentava anche nei secoli scorsi, ma il livello di distrazione, che occupa lo spazio che il silenzio potrebbe invadere. Qui si profila un altro paradosso, perché quando l'invasione avviene - nelle profondità di una pineta, nel nudo deserto, in una stanza improvvisamente vuota - spesso risulta essere più snervante che gradita. Ecco che si insinua il timore, l'orecchio cerca la qualunque, dal sibilo del fuoco al cinguettio degli uccelli, o il bisbigliare delle foglie, pur di scappare da questo ignoto nulla. La gente vuole il silenzio, ma non così tanto. | Entry #22579 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-5 +4 di plausi e di insulti | Flows well bella scelta di traduzione rispetto alle altre traduzioni | Benedetta Palmieri | |
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-1 +3 1 Si brama il silenzio ma non si riesce a trovarlo, è uno dei temi di quest'epoca, | Inconsistencies Brutto inizio con "si" seguito da è uno dei temi. Sarebbe forse stato meglio con i due punti prima di "è uno dei temi". Ma avrei comunque evitato questa scelta. | Benedetta Palmieri | |
| Mistranslations perché solo delle auto quando il testo parla di traffico in generale? | Carmelo Massimo Tidona | |
| Mistranslations dovendolo proprio dire così, "gli annunci registrati", le voci è troppo generico | Carmelo Massimo Tidona | |
+7 1 un moto perpetuo | Spelling Non mi sembra che restituisca l'idea di rumore e fragore (un "moto perpetuo" di per sé può essere silenzioso) | Gianluca Attoli | |
| Inconsistencies Proprio? | BdiL | |
un | Other toglierei l'indeterminativo... inutile e pesante | otok silba No agrees/disagrees | |
un | Other v. commento precedente... toglierei | otok silba No agrees/disagrees | |
+2 probabilmente questo rumore c'è sempre stato | Mistranslations non è quello che dice, dice che l'attuale non è superiore a quello che c'era in tempi passati | Carmelo Massimo Tidona | |
| Inconsistencies Sfumatura diversa rispetto al testo originale e poco adatto. Piuttosto echeggiavano nelle città, dà più l'idea del rumore. | Benedetta Palmieri | |
dovuto ai | Mistranslations non corretto... "sui" o "con i" non sono i cellulari che hanno voluto l'isolamento, ma la gente che li usa | otok silba No agrees/disagrees | |
+2 2 gente | Inconsistencies gente è colloquiale. Si potrebbe parlare più di persone o di viaggiatori | Benedetta Palmieri | |
+5 2 La merce non veniva semplicemente ammucchiata e lasciata lì in silenzio, ma i venditori di giornali li reclamizzavano gridando a pieni polmoni | Syntax Traduzione convoluta e abborracciata. | BdiL | |
allo stesso modo | Syntax direi piuttosto "lo stesso facevano..." | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Vide supra et infra | BdiL | |
+1 1 lavorava | Mistranslations E la noia di "drugded"? | BdiL | |
-2 +1 1 Ora non lo fa più | Mistranslations Avento enfatizzato "lavorava" anziché "cantava", sembra che ora la gente non lavori più | Carmelo Massimo Tidona | |
| Other si poteva formulare meglio... così mi da l'idea dell'invasione dei barbari | otok silba | |
| Mistranslations calco dall'inglese. In italiano non si parla di nudo deserto, forse più arido. | Benedetta Palmieri | |
che gradita | Other Il silenzio è "più snervante che gradito" non l'invasione | Aleroff No agrees/disagrees | |
+8 3 cerca la qualunque | Mistranslations la qualunque cosa? | Elena Aclasto | |
| Inconsistencies Le foglie non bisbigliano. E poi se prima si parla di "sibilo del fuoco" e di "cinguettio" degli uccelli ci vuole un terzo sostantivo anziché un verbo. Si può parlare qui di fruscio delle foglie. | Benedetta Palmieri | |
| Other bruttino... si poteva rendere meglio | otok silba | |
| Un argomento della nostra epoca, per lo meno nei paesi sviluppati, sostiene che le persone desiderino ardentemente silenzio ma non ne trovino alcuno. Il rombare del traffico, l'incessante bip dei telefoni, gli annunci digitali negli autobus e sui treni, il risuonare degli apparecchi televisivi persino negli uffici vuoti, sono una continua batosta e distrazione. La razza umana si sta esasperando di rumore e brama il suo opposto — che sia in mezzo alla natura selvaggia, in mare aperto o in qualche ritiro dedicato alla quiete ed alla concentrazione. Alain Corbin, docente di storia, scrive dal suo rifugio alla Sorbona, ed Erling Kagge, esploratore Norvegese, dai suoi ricordi dei deserti dell'Antartide, dove entrambi hanno cercato una via di fuga. Ciò nonostante, come il signor Corbin fa notare nella sua opera "Histoire du Silence", è probabile che non ci sia più rumore di quanto non ce ne fosse già. Prima dei pneumatici, le strade cittadine erano invase dall'assordante fragore prodotto dalle ruote in metallo e dai ferri di cavallo sulla pietra. Prima dell'isolamento volontario mediante i cellulari, gli autobus ed i treni rimbombavano di conversazioni. I venditori di giornali non dimenticavano la loro merce in una pila muta, anzi la pubblicizzavano a massimo volume, così come i venditori di ciliegie, viole e sgombro fresco. Il teatro e l'opera erano un caos di urrà, fischi e grida. Persino nelle campagne, i contadini si sfiancavano di lavoro cantando. Ora, non cantano più. Ciò che è cambiato non è tanto il livello di rumore, di cui ci si lamentava pure nei secoli precedenti, quanto il livello di distrazione, il quale occupa lo spazio che il silenzio potrebbe invadere. Qui, si profila un altro paradosso, visto che quando irrompe — nel bel mezzo di una foresta di pini, nel nudo deserto o in una stanza improvvisamente sgombra — risulta spesso fastidioso piuttosto che gradito. La paura si insinua; l'orecchio d'istinto si aggrappa a qualunque cosa, il sibilo di un fuoco o il canto di un uccello o il sussurro delle foglie, che lo possa salvare da questo vuoto sconosciuto. Le persone vogliono il silenzio, ma non poi così tanto. | Entry #24319 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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+2 Un argomento della nostra epoca, per lo meno nei paesi sviluppati, sostiene che le persone desiderino ardentemente silenzio ma non ne trovino alcuno | Other Costruzione non brillante (non sto a elencare i dettagli, è il complesso che funziona un po' male secondo me) | Gianluca Attoli | |
sostiene | Other Gli argomenti non sostengono, sono sostenuti | Aleroff No agrees/disagrees | |
ardentemente silenzio | Spelling "il" is missed (It is fine in English, but in Italian before 'silence' you have to put the article) | Claudio Segantini No agrees/disagrees | |
si sta esasperando di rumore | Other Secondo me suona male. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
si sta esasperando | Mistranslations also here, the sense is right, but the verb is wrong."si sta stressando" was a bit better, also "si sta ammalando per il rumore" | Claudio Segantini No agrees/disagrees | |
+1 1 di | Other Meglio "del" | BdiL | |
-2 2 — | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
dai suoi ricordi | Mistranslations non scrive "dai" suoi ricordi, ma piuttosto ispirandosi ad essi | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Ambiguo, non sono fuggiti nello stesso luogo | BdiL | |
| Mistranslations Non si traduce così in italiano, se non in un contesto sardonico. | BdiL | |
+1 è probabile che non ci sia più rumore di quanto non ce ne fosse già | Syntax Consecutio discutibile | Gianluca Attoli | |
| Mistranslations Risuonavano | BdiL | |
massimo volume | Mistranslations non adatto al contesto | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 +1 2 Il teatro e l'opera erano un caos di urrà, fischi e grida | Other Brutta traduzione | BdiL | |
+2 1 si sfiancavano di lavoro cantando | Mistranslations Non dà l'idea dell'originale ed è ambiguo: sembra che sia il canto che sfiancava i baggiani | BdiL | |
precedenti | Mistranslations Precedenti rispetto a cosa? Meglio "scorsi" | Aleroff No agrees/disagrees | |
nel bel mezzo | Other Ridondante e poco appropriato al contesto (non rende il significato di "in the depth") | Aleroff No agrees/disagrees | |
| Un argomento d'attualità, almeno nel mondo evoluto, è il disperato anelito delle persone al silenzio, oggetto irraggiungibile. Il frastuono del traffico, l'incessante trillo dei telefoni, gli annunci informatici sugli autobus e sui treni, i televisori a tutto volume anche in uffici deserti costituiscono una forma di aggressione e di distrazione infinita. L'umanità ha estenuato se stessa con il rumore e desidera l'esatto opposto, sia nella natura selvaggia, nell'oceano sconfinato o in un luogo dedicato al silenzio e alla meditazione. Alain Corbin, professore di storia, scrive dal suo rifugio alla Sorbona ed Earling Kagge, esploratore norvegese, scrive dai suoi ricordi delle lande desolate dell'Antartide, luoghi dove entrambi hanno cercato un nascondiglio. Eppure, come rileva il professor Corbin in "Storia del silenzio", teoricamente oggi non c'è più rumore rispetto al passato. Prima dell'avvento dei pneumatici, le strade cittadine erano invase dall'assordante fragore delle ruote di ferro e dei ferri di cavallo sul selciato. Prima dell'isolamento volontario della telefonia mobile, autobus a treni sfrecciavano attraverso una conversazione. I venditori di giornali non lasciavano la loro merce in una pila silenziosa, ma la pubblicizzavano a gran voce, così come i venditori di ciliegie, di violette e di pesce fresco. Teatro e opera costituivano un caos di "hurrà" e contestazioni. Anche in campagna i contadini, mentre lavoravano con impegno e fatica, cantavano. Adesso non cantano più. È cambiato non tanto il livello del rumore, di cui ci si lamentava anche nei secoli scorsi, ma il livello di distrazione che occupa lo spazio che il silenzio potrebbe invadere. E qui si profila un nuovo paradosso: quando lo invade, nel profondo di una pineta, in un deserto spoglio, in uno spazio improvvisamente svuotato, l'azione si dimostra spesso inquietante piuttosto che apprezzata. Il timore si insinua. L'orecchio istintivamente si concentra su qualsiasi cosa, il crepitare del fuoco o il richiamo di un uccello o il fremito delle foglie, che lo salverà da questa vacuità sconosciuta. Le persone desiderano il silenzio, ma con moderazione. | Entry #23048 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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+1 il disperato anelito delle persone al silenzio, oggetto irraggiungibile | Other Costruzione contorta e legnosa | Gianluca Attoli | |
-1 +2 1 disperato anelito delle persone al silenzio, oggetto irraggiungibile | Inconsistencies il silenzio non è un oggetto | Benedetta Palmieri | |
costituiscono una forma di aggressione e di distrazione infinita | Other Poco fluido | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-1 +5 3 L'umanità ha estenuato se stessa | Spelling resa non bella | Elena Aclasto | |
-1 +2 1 scrive dai suoi ricordi | Grammar errors scrive DEI suoi ricordi, si scrive DA un luogo | Elena Aclasto | |
+3 1 nascondiglio | Mistranslations non rende bene il testo di partenza non cercano un vero e proprio nascondiglio. | Benedetta Palmieri | |
-1 +1 1 "Storia del silenzio" | Other Traduzione arbitraria di un titolo inesistente in italiano | Gianluca Attoli | |
| Mistranslations Non presente nel testo di partenza, aggiunge un'informazione diversa rispetto al senso del testo di partenza. | Benedetta Palmieri | |
ferro e dei ferri | Other Ripetizione evitabile | Aleroff No agrees/disagrees | |
| Other A parte che è "nella", ma poi "telefonia mobile" è troppo asettico e generico. | Gianluca Attoli | |
-1 +3 3 sfrecciavano attraverso una conversazione | Syntax Non mi sembra una buona resa | Gianluca Attoli | |
+2 lasciavano la loro merce in una pila silenziosa, | Mistranslations rende male in italiano | Benedetta Palmieri | |
+2 1 costituivano un caos | Inconsistencies rende male in italiano, caos è troppo forte | Benedetta Palmieri | |
"hurrà" e contestazioni | Other Troppo letterale, suona male. Trovo stonata anche la scelta di un termine colorito come "hurrà" e uno più neutrale come "contestazioni". | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
mentre lavoravano con impegno e fatica | Other Prolisso, bastava anche "mentre lavoravano". | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Inconsistencies Meglio evitare di iniziare il nuovo paragrafo con il verbo in questo caso. | Benedetta Palmieri | |
lo invade | Other Non si capisce chi invade che cosa | Aleroff No agrees/disagrees | |
pineta | Other a pineta non si associa a un senso di disagio, insomma vale sempre il vecchio adagio che "le parole sono importanti" | Alessandra Meregaglia No agrees/disagrees | |
spazio | Mistranslations si tratta di una stanza, non di uno spazio generico | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 1 l'azione si dimostra spesso inquietante piuttosto che apprezzata | Other Si poteva fare di meglio... | Gianluca Attoli | |
| Other "che possa salvarlo", semmai. Mica è detto che lo salvi. | Gianluca Attoli | |
| Una tema molto attuale, almeno nel mondo sviluppato, è quello del silenzio: tutti hanno bisogno di silenzio, bene tanto prezioso quanto introvabile. Tutto provoca tensione e distrazione costanti: il frastuono del traffico, l'incessante squillare dei telefoni, gli annunci automatizzati su autobus e treni, i televisori lasciati a tutto volume anche nelle stanze vuote. L'umanità si sta esaurendo a colpi di rumore, mentre anela al suo opposto: il silenzio, disperatamente inseguito nella natura, nell'immensità dell'oceano o nei ritiri spirituali che promettono quiete e concentrazione. Alain Corbin, professore di storia, si è rifugiato a scrivere all'interno della Sorbona, mentre Erling Kagge, esploratore norvegese, compila diari dalle vastità dell'Antartide; entrambi appaiono in cerca di una via di fuga. Eppure, come sottolinea il professor Corbin in "Una storia del silenzio", il rumore di oggi non è, con ogni probabilità, maggiore di quello che regnava in passato. Prima dell'invenzione degli pneumatici, le strade urbane erano invase dall'assordante stridore dei cerchi di metallo delle ruote e dai colpi di ferro di cavallo sulla pietra. Prima che la gente si isolasse volontariamente nei telefoni cellulari, autobus e treni riecheggiavano di vivaci conversazioni. I venditori di giornali non lasciavano le merci in una pila silenziosa, ma le promuovevano strillando, così come facevano i venditori di ciliegie, viole e sgombri freschi. Al teatro e all'opera fischi e acclamazioni erano di rigore. Anche in campagna, il lavoro ripetitivo dei contadini era accompagnato dai canti, cosa che non succede oggi. Ciò che è cambiato non è tanto il livello di rumore, del quale peraltro ci si lamentava anche durante i secoli precedenti, quanto il livello di distrazione, che invade lo spazio riservato al silenzio. Si profila così un altro paradosso: quando finalmente accade che il silenzio trionfi – nelle profondità di una pineta, nella solitudine del deserto, in una stanza rimasta improvvisamente vuota – esso si rivela spesso elemento inquietante, piuttosto che gradito. Nel silenzio si insinua il terrore; l'orecchio si fissa istintivamente su qualsiasi cosa, cercando salvezza dall’incomprensibile vuoto nel crepitìo di un fuoco o nel cinguettìo di un uccello o nel sussurro delle foglie. Dopotutto la gente vuole il silenzio, ma non troppo. | Entry #22456 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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-8 +2 3 entrambi appaiono in cerca di una via di fuga. | Other elimina l'ambiguità di chi è andato in Antartide e chi no :-) | Elena Aclasto | |
-6 2 il rumore di oggi non è, con ogni probabilità, maggiore di quello che regnava in passato | Flows well costruzione elegante e precisa. | rosanna campo | |
-5 2 che invade lo spazio riservato al silenzio | Flows well costruzione scorrevole e semplice che scavalca d'un colpo la problematica "that silence might invade" | rosanna campo | |
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tutti hanno bisogno di silenzio, bene tanto prezioso quanto introvabile | Inconsistencies Apprezzo il tentativo di trovare una soluzione diversa, ma mi sembra che l'interpretazione si discosti dal testo sorgente | otok silba No agrees/disagrees | |
Tutto | Other Brutto... nella frase precedente c'è "tutti", ora "tutto" | otok silba No agrees/disagrees | |
squillare | Mistranslations in genere i telefoni squillano quando arriva una telefonata, i bip sono quelli di messaggi e notifiche | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
| Inconsistencies superfluo. Se si rifugia sarà all'interno no? | Elena Aclasto | |
+4 2 compila diari | Inconsistencies Troppo colloquiale, poco adatto al testo. | Benedetta Palmieri | |
+4 "Una storia del silenzio" | Other Traduzione arbitraria di un titolo inesistente in italiano | Gianluca Attoli | |
stridore | Mistranslations difficile che i ferri di cavallo stridano sulla pietra | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
+3 dei cerchi di metallo delle ruote e dai colpi di ferro di cavallo sulla pietra. | Syntax costruzione poco snella dovuta a ripetute "di" articolate | rosanna campo | |
| Mistranslations calco dall'inglese. Teatro dell'opera o teatro lirico in italiano | Benedetta Palmieri | |
+1 il lavoro ripetitivo dei contadini | Inconsistencies L'inversione del soggetto non giova alla forza della frase | BdiL | |
+1 cosa che non succede oggi. | Mistranslations Banalmente scialbo rispetto all'opposizione dell'originale che si basa sull'azione dei villici. | BdiL | |
peraltro | Inconsistencies non c'è un peraltro, né servirebbe perché è stato appena detto | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Una condizione ipotetica ("might invade") diventa certezza ("riservato al silenzio"). | luth_blisset (X) | |
-5 3 pineta | Other la pineta non si associa a un senso di disagio, insomma vale sempre il vecchio adagio che "le parole sono importanti" | Alessandra Meregaglia | |
-4 +1 2 – | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
Nel silenzio si insinua il terrore | Mistranslations ambiguo... il terrore (peraltro troppo forte, meglio "inquietudine") non si insinua nel silenzio... è il silenzio che genera inquietudine | otok silba No agrees/disagrees | |
-4 2 la gente | Inconsistencies Colloquiale, da evitare. Calco dall'inglese people. | Benedetta Palmieri | |
| Un tema del nostro tempo, almeno nei paesi sviluppati, è quello della ricerca smaniosa di un silenzio che non si riesce a trovare. Il ruggito del traffico, l’incessante cinguettio di telefoni, di inserzioni digitali in autobus e treni, di apparecchi televisivi vocianti persino in uffici vuoti ci martellano e ci distraggono di continuo. La razza umana si logora a causa del rumore e anela al suo opposto—che si trovi in regioni inesplorate, nelle vaste distese marine o in qualche eremo dedito alla quiete e alla concentrazione. Così se Alain Corbin, ordinario di storia, scrive dal suo rifugio alla Sorbona, l’esploratore norvegese Erling Kagge lo fa dalle solitudini antartiche richiamate alla sua mente, e dalle quali entrambi hanno provato a fuggire. Eppure, come il nostro Corbin precisa in “Storia del silenzio”, probabilmente il rumore non è presente in quantità maggiore rispetto a un tempo. Prima delle gomme pneumatiche, le strade cittadine si riempivano degli strepiti assordanti dei bordi metallici delle ruote e dei ferri di cavallo sul selciato. Prima dell’isolamento volontario via telefonini, negli autobus e nei treni risuonavano le conversazioni. Gli strilloni non abbandonavano la loro merce su delle pile silenti, ma si sgolavano per venderla, così come i venditori di ciliege, di viole e di pesce fresco. Il teatro e l’opera erano una sarabanda di esultanze e di fischi. Persino nelle campagne i braccianti cantavano e sgobbavano, cosa che ormai non si fa più. A cambiare non è stato tanto il livello del suono, deplorato pure nei secoli precedenti, quanto il livello di distrazione, che si appropria dello spazio che il silenzio potrebbe pervadere. Si profila dunque un altro paradosso, perché quando a farlo è quest’ultimo—nel mezzo di una selva, nell’angolo più remoto e desolato, in una stanza di colpo sgomberata—si rivela snervante piuttosto che gradito. Il timore s’insinua: l’orecchio istintivamente si aggrappa a qualsiasi cosa che, sia essa il crepitio del fuoco o il verso degli uccelli o il fruscio delle foglie, lo possa salvare dal terrore del vuoto. La gente vuole silenzio, ma senza esagerare. | Entry #23495 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-1 +4 3 è quello della ricerca smaniosa di un silenzio che non si riesce a trovare | Flows well presentazione lineare e fedele traduzione del segmento di partenza, che in molti esempi ha creato impantanamenti | rosanna campo | |
+2 si rivela snervante piuttosto che gradito | Flows well | rosanna campo | |
ma senza esagerare | Flows well Buona resa! | otok silba No agrees/disagrees | |
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ruggito | Mistranslations "ruggito" è colorito, ma non mi sembra la scelta migliore... | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Evoca bucolici uccellini...che non ci sono | BdiL | |
+4 1 inserzioni | Mistranslations Semplici annunci o voci. | BdiL | |
| OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
-3 +1 2 — | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
-1 +1 1 eremo | Other Eccessivo. | BdiL | |
| Other Colloquialismo un po' troppo settoriale, meglio "professore ordinario" (o ancora di più, "professore" e basta) | Gianluca Attoli | |
+1 dalle solitudini antartiche richiamate alla sua mente | Other Pesantemente e inutilmente intricato, "dai suoi ricordi antartici" o qualcosa del genere sarebbe stato molto più adatto visto il tipo di documento. | Gianluca Attoli | |
+3 dalle quali entrambi hanno provato a fuggire. | Other ambiguo. Dalle quali si riferisce a solitudini? ma se sono "antartiche" pare che anche Corbin sia andato là, cosa non vera. | Elena Aclasto | |
entrambi | Mistranslations Non è quello che si intende nel testo, qui il senso è completamente travisato | otok silba No agrees/disagrees | |
| Other Traduzione arbitraria di un titolo inesistente in italiano | Gianluca Attoli | |
su | Mistranslations più che "su" mi sembra che sia "in" pile silenti | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 +1 1 silenti | Other non suona bene, meglio semplicemente silenziose | Elena Aclasto | |
| Mistranslations calco dall'inglese. teatro lirico o teatro dell'opera. | Benedetta Palmieri | |
esultanze | Other bruttino | otok silba No agrees/disagrees | |
| Inconsistencies Manca la successione temporale o nesso | BdiL | |
+1 cosa che ormai non si fa più | Spelling è il canto che non si fa più. | BdiL | |
+1 perché quando a farlo è quest’ultimo | Spelling costruzione poco chiara | rosanna campo | |
-2 +2 1 selva | Omission Si son persi i pini | BdiL | |
di colpo sgomberata | Other non molto bello | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 che, sia essa il crepitio del fuoco o il verso degli uccelli o il fruscio delle foglie, lo | Syntax Brutto il lunghissimo inciso che divide che e lo. | BdiL | |
| L'argomento predominante della nostra epoca, almeno nei paesi sviluppati, è quanto si desideri il silenzio e non si riesca a trovarlo. Il rumore del traffico, l'incessante segnale acustico dei telefoni cellulari, gli annunci digitali sugli autobus e sui treni, i televisori a tutto volume anche negli uffici vuoti costituiscono un continuo fracasso e una continua fonte di distrazione. La razza umana si è esaurita a causa del rumore e desidera ardentemente l'opposto: la natura selvaggia, l’immensità di un oceano o un qualche rifugio dedicato alla quiete e alla concentrazione. Alain Corbin, professore di storia, scrive dal suo rifugio alla Sorbona, ed Erling Kagge, esploratore norvegese, trasmette i suoi ricordi dalle distese desolate dell'Antartide, luoghi dove entrambi hanno cercato rifugio. Eppure, come sottolinea Corbin in "Histoire du silence", probabilmente non c'è più tutto il rumore di un tempo. Prima degli pneumatici, lo sferragliare assordante delle ruote cerchiate in ferro e degli zoccoli dei cavalli sulla pietra rimbombava per le strade cittadine. Prima dell'isolamento volontario con i telefoni cellulari, autobus e treni riecheggiavano delle conversazioni dei passeggeri. I venditori di giornali non ammucchiavano la merce in silenzio ma la pubblicizzavano ad alta voce, così come i venditori di ciliegie, violette e sgombri freschi. Il teatro e l'opera erano un clamore di urrà. Anche in campagna i contadini cantavano mentre sgobbavano. Ora non cantano più. Ciò che è cambiato non è tanto il livello di rumore, di cui anche i secoli precedenti si lamentavano, quanto il livello di distrazione che si impadronisce dello spazio e che il silenzio potrebbe invadere. Qui si profila un altro paradosso, perché quando il silenzio invade quello spazio - nel folto di una foresta di pini, nel deserto spoglio, in una stanza improvvisamente vuota - spesso si rivela inquietante piuttosto che benvenuto. Lo sgomento si insinua: l'orecchio si fissa istintivamente su qualsiasi cosa che lo salvi dallo spazio ignoto di questo vuoto, che sia il sibilo del fuoco o il richiamo di un uccello o il sussurro delle foglie. Le persone desiderano il silenzio, ma non così tanto. | Entry #23765 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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| Mistranslations Pubblicità su schermi, non annunci digitali, calco dall'inglese | Benedetta Palmieri | |
| Other Ripetizione brutta, "continuo" appare già poche parole prima. | Gianluca Attoli | |
+2 1 si è esaurita | Mistranslations colloquiale. Diverso dal testo di partenza | Benedetta Palmieri | |
un qualche | Other bruttino | otok silba No agrees/disagrees | |
rifugio | Other Altra ripetizione, "rifugio" appare poco sopra. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
-2 +2 1 luoghi dove entrambi hanno cercato rifugio. | Other Corbin non è stato in Antartide | Elena Aclasto | |
-2 1 sferragliare | Mistranslations le ruote delle carrozze non sferragliano come quelle del treno. | Benedetta Palmieri | |
| Mistranslations non è questo il suono dei ferri di cavallo o zoccoli, impreciso | Alessandra Meregaglia | |
+2 ammucchiavano la merce in silenzio | Mistranslations Non è il senso del testo in inglese. Le merci non venivano messe da parte in pile silenziose. | Benedetta Palmieri | |
| Mistranslations binomio non tradotto, manca una parte (quella del dissenso verso una performance che non piace), grave errore qui | Alessandra Meregaglia | |
anche i secoli precedenti | Syntax non sono i secoli precedenti a lamentarsi, ma le persone che vi hanno vissuto... "di cui ci si lamentava anche nei secoli precedenti" | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 +1 1 - | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
deserto spoglio | Other Resa sciatta, non aggiunge nulla a "deserto". Altri aggettivi avrebbero dato più sale all'immagine. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
+1 inquietante piuttosto che benvenuto. | Mistranslations Calco dall'inglese, suona male in italiano. Bisognava effettuare una traduzione meno letterale. | Benedetta Palmieri | |
| Un tema ricorrente dei nostri tempi, almeno nei paesi più sviluppati, è l’intenso desiderio di trovare un po’ di silenzio, impresa spesso impossibile. Il frastuono del traffico, l’incessante intrusione dei telefoni, altoparlanti che diffondono messaggi registrati in continuazione in autobus e treni, televisori mai spenti nemmeno in uffici vuoti, rappresentano una fonte inesauribile di seccature e distrazioni. L’umanità sta trascinando sé stessa allo sfinimento da rumore tanto da bramare il suo esatto contrario, tra la natura incontaminata, nell’immensità dell’oceano o in qualche ritiro consacrato alla quiete e alla concentrazione. Il professore di storia Alain Corbin scrive dal suo rifugio alla Sorbona, mentre l’esploratore norvegese Erling Kagge attinge tra i suoi ricordi dalle desolazioni dell’Antartide, il loro modo personale di fuggire. Eppure, come fa notare il prof. Corbin nel suo “Histoire du silence”, tutto fa pensare che in passato non andasse poi molto meglio. Prima che le ruote diventassero gommate le vie cittadine erano invase dall’assordante clangore di cerchioni metallici e zoccoli ferrati contro il selciato. Quando ancora non ci si lasciava volontariamente assorbire dai cellulari, autobus e treni risuonavano di conversazioni. Gli edicolanti non si limitavano certo a disporre i giornali in pile mute e ordinate ma annunciavano le ultime novità a pieni polmoni, e lo stesso facevano venditori di fragole, rose o tonno fresco. Al teatro e all’opera regnava il caos, tra ovazioni e urla di disapprovazione. Persino in campagna i contadini cantavano tra le fatiche quotidiane. E adesso non cantano più. In realtà il guaio non è il livello del rumore, già fastidioso secoli addietro, ma piuttosto il livello di distrazione, che occupa uno spazio altrimenti alla mercé del silenzio. E qui spunta un altro paradosso: quando alla fine si impone – nel cuore di una foresta di abeti, nel nulla assoluto del deserto, in una stanza rimasta improvvisamente vuota – il silenzio si rivela spesso più inquietante che benvenuto, una strisciante sensazione di timore si fa strada e l’orecchio si afferra istintivamente a qualsiasi suono, sia esso il sibilo di una fiamma, il richiamo di un fringuello o il mormorio delle foglie, pur di scampare a questa ignota non presenza. Vogliamo silenzio, ma nemmeno poi tanto. | Entry #22358 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-3 1 L’umanità sta trascinando sé stessa allo sfinimento da rumore | Good term selection rende bene il senso di sofferente logorio | rosanna campo | |
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+1 altoparlanti che diffondono messaggi registrati in continuazione in autobus e treni | Other Poco fluido | Gianluca Attoli | |
| Omission la ripetizione di "rumore" "stridore" ecc dà al lettore l'idea del rumore. Meglio non eliminarlo | Benedetta Palmieri | |
| Mistranslations colloquiale e lontano dal significato del testo di partenza | Benedetta Palmieri | |
+3 , il loro modo personale di fuggire. | Other Non legato bene al resto della frase ("il loro modo", quale? Si parla di due persone diverse che hanno fatto scelte diverse...). Inoltre "fuggire" senza complemento non suona molto bene (fuggire da che cosa?). | Gianluca Attoli | |
| Other Va scritto per esteso in un testo. L'abbreviazione va bene in un indirizzo, in un elenco ecc. | BdiL | |
non andasse poi molto meglio | Other lo trovo troppo colloquiale, inoltre non corrisponde a quanto c'è scritto nel testo sorgente | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 1 annunciavano le ultime novità | Spelling Semmai "notizie"... | Gianluca Attoli | |
alla mercé | Mistranslations non è affatto alla mercé... l'inglese usa il condizionale... lo spazio che potrebbe essere occupato/invaso dal silenzio | otok silba No agrees/disagrees | |
-2 1 – | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
| Other Troppo forte, un deserto non è il "nulla assoluto"... | Gianluca Attoli | |
si afferra | Mistranslations al limite "si aggrappa" | otok silba No agrees/disagrees | |
sibilo | Mistranslations inappropriato | otok silba No agrees/disagrees | |
| Inconsistencies fruscio delle foglie. Le foglie non mormorano, troppo poetico per questo testo | Benedetta Palmieri | |
+1 1 ignota non presenza | Other Per evitare ambiguità secondo me sarebbe stato meglio usare un trattino ("non-presenza"). | Gianluca Attoli | |
| Una tematica di questi tempi, per lo meno nel mondo civilizzato, è che la gente cerca ardentemente il silenzio e non riesce più a incontrarlo. Il ruggito del traffico, l’incessante beep dei telefoni, annunci digitali negli autobus e treni, televisori a tutto volume persino in uffici vuoti, sono un incessante martellamento e distrazione. La razza umana è stressata dal rumore e anela la condizione opposta che può trovare solo negli ambienti selvaggi, nella vastità dell’oceano o in quache luogo dedicato alla tranquillità e concentrazione. Così scrive Alain Corbin, un professore di storia, dal suo rifugio alla Sorbona e Erling Kagge, un esploratore norvegese, dalle sue memorie della vasta Antartide, dove entrambi hanno cercato una scappatoia. Ed oggi, come il sig. Corbin fa rilevare nella sua “Storia del Silenzio”, probabilmente non c’è più rumore di quanto non ce ne fosse nei tempi passati. Prima della invenzione dei pneumatici, le strade delle città si riempivano con lo sferragliare dei cerchi metallici delle ruote e dei ferri dei cavalli sul selciato. Prima del volontario isolamento causato dai telefoni mobili, gli autobus ed i treni risuonavano di conversazioni. I venditori di giornali non lasciavano la loro merce in silenzio, ma la propagandavano a tutto volume così come i venditori di dolci, violette e merce fresca varia. I teatri e la opera erano un caos di urrà, grida e fischi. Persino nella campagna, i contadini cantavano quando erano stanchi dopo il lavoro. Non cantano più ora. Quello che è cambiato non è tanto il livello sonoro, di cui si lamentavano anche nei secoli passati, ma il livello di distrazione, che occupa gli spazi che il silenzio dovrebbe riempire. Qui si profila un altro paradosso, perchè quando il rumore invade il profondo di una pineta, la vastità di un deserto, di una stanza improvvisamente vuota, spesso si rivela molesto invece di essere benvenuto. Si instaura il timore, il suono istintivamente ti fa pensare a cosa possa essere successso, mentre lo sfrigolio di un fuoco o il canto di un uccello o il rumore delle foglie che cadono, ti salverebbero da questo vuoto sconosciuto. La gente anela il silenzio, ma non così assoluto. | Entry #22714 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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| Mistranslations Non è italiano | BdiL | |
un incessante martellamento e distrazione | Syntax Non mi sembra che funzioni ("un" singolare maschile,"incessante" singolare, ma poi seguono due sostantivi di genere misto...) | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
razza umana | OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Other Mi sembra troppo "soft" come termine, qui si parla di esaurimento. | Gianluca Attoli | |
che può trovare solo negli ambienti | Other formulazione non proprio felice... perché "ambienti"? Ambiguo, il testo parla di natura selvaggia | otok silba No agrees/disagrees | |
un | Other Meglio non usare articoli quando si precisa la carica o la professione di una persona. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Mistranslations "dove entrambi" sembra che entrambi siano stati in Antartide, cosa non vera | Alessandra Meregaglia | |
| Mistranslations Si cerca una scappatoia al latte versato... | BdiL | |
Ed | Other "D" eufonica inutile in forma scritta. Inoltre non mi piace in generale l'incipit con "e". | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Nel contesto è un errore di italiano. Signore non va tradotto | BdiL | |
fa rilevare | Mistranslations perché "fa rilevare"? Da chi? È lui che "rileva" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Spelling Titolo non pubblicato in italiano, meglio usare quello originale | Gianluca Attoli | |
| Other Un semplice "in passato" avrebbe giovato allo snellimento del periodo. | Gianluca Attoli | |
si riempivano con lo sferragliare | Other Francamente bruttino. | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
| Other "dello" ecc. Sennò traspare la materialità del gesto. Ché, comunque, anche un bicchiere si riempie di (d')acqua! | BdiL | |
+2 1 causato | Other Sfumatura secondo me fuorviante. L'isolamento non è causato dai telefoni. | Gianluca Attoli | |
ed | Syntax "d" eufonica mi sembra inutile in questo caso | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 +1 1 non lasciavano la loro merce in silenzio | Mistranslations Brutto, povero, mediocre. | BdiL | |
| Other Bruttino, generico e asettico, più adatto a un'autoradio che a persone... qui sarebbe stato meglio qualcosa di più colorito e "umano", come "a squarciagola". | Gianluca Attoli | |
+2 1 merce fresca varia | Mistranslations non è merce fresca varia ma "sgombri" | Sara Pisano | |
la opera | Spelling l'opera, con l'apostrofo | otok silba No agrees/disagrees | |
caos | Other un po' troppo letterale | otok silba No agrees/disagrees | |
+3 i contadini cantavano quando erano stanchi dopo il lavoro. | Mistranslations non dopo il lavoro, ma durante | Elena Aclasto | |
| Other Qui non si parla di "livello sonoro" (di che cosa, poi?) ma proprio di rumore. | Gianluca Attoli | |
livello di | Syntax Ripetizione - bastava un "ma quello della". | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
+1 il profondo di una pineta, la vastità di un deserto, di una stanza improvvisamente vuota | Syntax Un po' zoppicante l'ultima parte (o si mette un sostantivo e poi tre specificazioni, oppure tre sostantivi seguiti dalle rispettive specificazioni; così com'è il terzo esempio suona monco) | Gianluca Attoli | |
molesto | Mistranslations scelta lessicale discutibile... più che molesto, inquietante | otok silba No agrees/disagrees | |
il suono istintivamente ti fa pensare a cosa possa essere successso, mentre | Mistranslations il senso della frase non è questo | otok silba No agrees/disagrees | |
| Inconsistencies improvvisamente si passa alla seconda persona | Elena Aclasto | |
| Mistranslations Nell'originale NON cadono! | BdiL | |
| Grammar errors mai la virgola tra soggetto e verbo | Elena Aclasto | |
| Grammar errors Bis. Anelare è intransitivo. | BdiL | |
| Una costatazione sicuramente emblematica dei nostri tempi, per lo meno nei Paesi industrializzati, è che le persone bramano il silenzio ma non riescono a trovarlo. Il frastuono martellante del traffico, lo squillare incessante dei cellulari, gli annunci automatici sugli autobus e in treno, le TV a tutto volume anche in uffici deserti non sono che esempi di fonti di distrazione costanti, di un mondo che sembra una grande batteria, inesauribile. Il genere umano è arrivato al limite di sopportazione del rumore e cerca disperatamente il suo contrario, poco importa se in angoli selvaggi del globo, in mezzo alle distese oceaniche, o in eremi dove la quiete e la concentrazione sono sacre. Alain Corbin, storico francese, scrive dal suo buen retiro alla Sorbona, mentre Erling Kagge, esploratore norvegese, tratteggia i ricordi dei crepacci e delle distese di ghiaccio dell’Antartide, che ha visitato in solitario: due luoghi estremamente diversi, per soddisfare la stessa esigenza. Eppure, come lo stesso Corbin sottolinea nella sua “Storia del silenzio”, oggi, probabilmente, il rumore non è maggiore rispetto a una volta. Prima dell’avvento degli pneumatici, le strade cittadine erano tutte un clangore assordante di ruote con battistrada in metallo, e un crepitare di ferri di cavallo sul lastricato. Ben prima che i mezzi pubblici si trasformassero in contenitori per una massa silenziosa di teste tuffate negli smartphone, autobus e treni risuonavano di chiacchiere e conversazioni. Gli strilloni (appunto!) non recapitavano pile mute di carta ma pubblicizzavano le notizie, e la loro merce, a gran voce, così come i venditori di ciliegie, di violette e di sgombri appena pescati. I teatri e l’opera ospitavano un caos di ovazioni e di fischi. Persino in campagna i contadini cantavano, con la schiena china sui campi. Ora non più. Ciò che è cambiato non è tanto il livello di rumore, di cui si lamentavano anche i secoli passati, ma il livello di distrazione, che occupa ogni singolo spazio, altrimenti permeabile al silenzio. Ed ecco che si profila un altro paradosso, perché quando il silenzio invade quegli spazi, nell'infittirsi di una foresta di conifere, nella nudità del deserto, in una stanza improvvisamente rimasta vuota, lo percepiamo spesso come inquietante, tutt'altro che benvenuto. Le sicurezze vacillano, l’orecchio si concentra d’istinto sul primo suono udibile, sul sibilo del fuoco, sul richiamo di un uccello, sul fruscio delle foglie, su qualsiasi elemento in grado di spezzare quel vuoto, quel nulla, quell'assenza sconosciuta. Sì, è vero, l’uomo brama il silenzio ma solo fino a un certo punto. | Entry #23713 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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+5 costatazione sicuramente emblematica | Inconsistencies Nuance diversa dal teso di origine, perdita di senso. Poco adatto come inizio del testo. | Benedetta Palmieri | |
| Mistranslations più qualcosa di assordante che di martellante. Il traffico non ha un rumore martellante. | Benedetta Palmieri | |
deserti non | Punctuation serve una virgola, o quello che segue si riferisce solo all'ultimo elemento dell'elenco | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
-1 +5 3 di un mondo che sembra una grande batteria | Mistranslations "Battery" non era da intendersi come "batteria" in senso elettrico | Gianluca Attoli | |
-1 +1 1 al limite di sopportazione del rumore | Inconsistencies contorto, poco fluido | Benedetta Palmieri | |
-2 +2 2 in eremi dove la quiete e la concentrazione sono sacre | Mistranslations Immagine troppo forte, non fedele al testo di origine | Benedetta Palmieri | |
che ha visitato in solitario | Mistranslations anche se è vero, nel testo originale non ne fa menzione | otok silba No agrees/disagrees | |
due luoghi estremamente diversi, per soddisfare la stessa esigenza. | Mistranslations rielaborazione eccessiva | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
| Mistranslations il libro non è stato tradotto in italiano, il titolo va lasciato in originale | Elena Aclasto | |
-1 +2 1 con battistrada in metallo | Mistranslations battistrada troppo tecnico per il testo | Benedetta Palmieri | |
-1 1 battistrada in metallo | | BdiL | |
+1 Ben prima che i mezzi pubblici si trasformassero in contenitori per una massa silenziosa di teste tuffate negli smartphone, | Mistranslations Rielaborazione e aggiunte eccessive | Carmelo Massimo Tidona | |
-1 +2 2 per una massa silenziosa di teste tuffate negli smartphone | Spelling troppo colloquiale | Benedetta Palmieri | |
-1 +5 3 non recapitavano pile mute di carta | Mistranslations non c'è il concetto di "recapitare" in inglese, ma di lasciare ammassato di lato | Benedetta Palmieri | |
le notizie | Inconsistencies Aggiunta arbitraria | otok silba No agrees/disagrees | |
-2 +1 1 I teatri e l’opera | Mistranslations L'opera in inglese è il termine che indica il teatro lirico, o teatro dell'opera, dove si può assistere all'opera. Calco dall'inglese | Benedetta Palmieri | |
ospitavano un caos | Mistranslations Ospitare un caos di ovazioni e fischi mi suona davvero strano... "rieccheggiavano" sarebbe più adatto | otok silba No agrees/disagrees | |
Ora non più | Mistranslations ora non cantano più | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 +4 3 si lamentavano anche i secoli passati | Mistranslations Le persone nei secoli passati si lamentavano, non i secoli passati | Benedetta Palmieri | |
-3 3 nudità del deserto | Mistranslations calco dall'inglese, in italiano non si parla mai di "deserto nudo". Connotazione sessuale, meglio un altro termine come arido. | Benedetta Palmieri | |
quel vuoto, quel nulla, quell'assenza sconosciuta | Mistranslations rielaborazione eccessiva | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
-4 3 ma solo fino a un certo punto. | Mistranslations sfumatura diversa dal testo di partenza. | Benedetta Palmieri | |
| Un tema del secolo, almeno nel mondo sviluppato, è che le persone bramano il silenzio e non riescono a trovarlo. Il fragore del traffico, l'incessante bip dei telefoni, gli annunci digitali sugli autobus e sui treni, i televisori a tutto volume anche negli uffici vuoti, sono una batteria e una distrazione senza fine. L'umanità si sta esaurendo per il rumore e anela al suo opposto, sia nella natura selvaggia, che nel vasto oceano o in qualche rifugio dedicato alla quiete e alla concentrazione. Alain Corbin, un professore di storia, scrive dal suo ritiro nella Sorbona, e Erling Kagge, un esploratore norvegese, dai suoi ricordi dei deserti dell'Antartide, dove entrambi hanno cercato di fuggire. Eppure, come sottolinea Corbin in "Una storia del silenzio", probabilmente non c'è più rumore di quello che c'era prima. Prima dei pneumatici, le strade delle città erano piene di assordanti fragori di ruote con cerchi di metallo e ferri di cavallo sulla pietra. Prima dell'isolamento volontario sui telefoni cellulari, autobus e treni risuonavano di conversazione. I venditori di giornali non lasciavano le loro merci in un mucchio silente, ma le pubblicizzavano al massimo volume, così come facevano i venditori di ciliege, viole e sgombri freschi. Il teatro e l'opera erano un caos di hurra! e di assembramenti. Anche in campagna, i paesani cantavano mentre sgobbavano. Non cantano ora. Ciò che è cambiato non è tanto il livello di rumore, di cui anche i secoli precedenti si lamentavano, quanto il livello di distrazione, che invade lo spazio che il silenzio potrebbe occupare. Si profila un altro paradosso, perché quando invade, nelle profondità di una foresta di pini, nel nudo deserto, in una stanza improvvisamente lasciata libera, si rivela spesso inquietante piuttosto che gradita. la paura si insinua, l'orecchio si fissa instintivamente a qualsiasi cosa, che sia un richiamo al fuoco o ad un uccello o il sussurrio di foglie, che lo salverà da questo vuoto incognito. La gente vuole il silenzio, ma non troppo. | Entry #22555 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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e | Mistranslations "ma", non "e" | otok silba No agrees/disagrees | |
+5 1 batteria | Mistranslations non vuol dire batteria in questo caso.. | Elena Aclasto | |
+3 1 un | Grammar errors Non si dice. Corbin, professore di storia... | Elena Aclasto | |
nella | Mistranslations alla | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations Senza un in italiano | BdiL | |
| Grammar errors non si scrive DAI ricordi, ma DEI ricordi. | Elena Aclasto | |
+2 "Una storia del silenzio" | Mistranslations L'opera non è stata tradotta in italiano, non ci si può inventare un titolo tradotto | Gianluca Attoli | |
+1 erano piene di assordanti fragori | Other "Piene di fragori" a me suona proprio male. | Gianluca Attoli | |
al massimo volume | Mistranslations meglio "a gran voce", "a squarciagola"... | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations calco dall'inglese. In italiano teatro dell'opera o teatro lirico | Benedetta Palmieri | |
+3 1 hurra! | Punctuation eviterei il punto esclamativo. metterei l'accento a urrà | Benedetta Palmieri | |
Non cantano ora | Other Troppo letterale, abborracciato | Gianluca Attoli No agrees/disagrees | |
+4 i anche i secoli precedenti si lamentavan | Other non sono i secoli che si lamentano, ma le persone che vivevano in quei secoli | Elena Aclasto | |
+1 improvvisamente lasciata libera | Other Non rende l'idea dello svuotamento improvviso | Gianluca Attoli | |
gradita | Mistranslations il soggetto dovrebbe essere IL silenzio, quindi maschile "gradito" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Una tematica dei nostri tempi, almeno nei paesi sviluppati, è che le persone hanno bisogno di silenzio e non lo trovano. Il fragore del traffico, gli incessanti bip telefonici, gli annunci digitali su autobus e treni, il frastuono di apparecchi televisivi accesi perfino in uffici vuoti, sono tutti assalti e motivi di distrazione senza fine. La razza umana si sta stancando del rumore e brama l'opposto – che sia nella natura selvaggia, nella vastità dell'oceano o in un qualsiasi ritiro dedicato a quiete e concentrazione. Così scrivono il professore di storia Alain Corbin dal suo rifugio nella Sorbona, e l'esploratore norvegese Erling Kagge, nei suoi ricordi delle lande desolate dell'Antartide, dove entrambi hanno cercato di fuggire. Ma come sottolinea il sig. Corbin in “Storia del silenzio”, probabilmente non c'è molto più rumore oggigiorno, di quanto già ce ne fosse stato in passato. Prima delle gomme pneumatiche, le strade urbane rimbombavano di sferragliamenti assordanti, causati dal contatto di ruote metalliche e ferri da cavallo sulla pietra. Prima dell'isolamento volontario dovuto all'uso dei telefoni cellulari, autobus e treni risuonavano di conversazioni. Gli edicolanti non lasciavano i giornali in mucchi anonimi, ma ne pubblicizzavano le notizie strillandole a squarciagola, così come facevano i venditori di ciliegie, di violette e di merluzzo fresco. I teatri e l'Opera erano un caos di schiamazzi, grida e fischi. Perfino nelle campagne, i contadini cantavano, sgobbando nei campi. Ora, non cantano più. Ciò che è cambiato non è tanto il livello del rumore, peraltro motivo di lamento anche nei secoli scorsi, quanto il livello di distrazione, che occupa lo spazio in cui potrebbe invadere il silenzio. Qui incombe un altro paradosso, perché quando invade – nel folto di una foresta di pini, nell'arido deserto, o in una stanza che improvvisamente si svuota - solitamente innervosisce anziché essere di benvenuto. Il terrore s'intrufola; l'orecchio istintivamente capta qualunque suono, che sia un sibilo di fiamma o un fruscio di foglie, pur di salvarsi dalla vacuità sconosciuta. La gente vuole il silenzio, ma non troppo. | Entry #22525 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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+1 1 in mucchi anonimi | Flows well pur discostandosi dal concetto di "mute", trasmette l'idea della poca o nulla considerazione da parte dei passanti. | rosanna campo | |
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bip telefonici, gli annunci digitali | Mistranslations Unreadable | Dee86 No agrees/disagrees | |
+3 si sta stancando del rumore | Spelling Troppo "soft" rispetto al testo sorgente, "exhausting itself" è molto più forte e definitivo come concetto. | Gianluca Attoli | |
| Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
nella | Grammar errors direi "alla" Sorbona | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 dove entrambi hanno cercato di fuggire | Other Non risolve l'ambiguità (come quasi tutte le traduzioni del contest) | Gianluca Attoli | |
+10 1 il sig. | Mistranslations Non si può riferirsi a uno storico e docente universitario con "il sig."... | Gianluca Attoli | |
| Mistranslations L'opera non è stata tradotta in italiano, non ci si può inventare un titolo tradotto | Gianluca Attoli | |
| Other Ridondante, "di quanto ce ne fosse in passato" era sufficiente. | Gianluca Attoli | |
-1 +1 1 sferragliamenti | Mistranslations è più un treno a sferragliare che non le ruote di una carrozza, che erano abbastanza lente | Benedetta Palmieri | |
+3 sferragliamenti assordanti, causati dal contatto di ruote metalliche e ferri da cavallo sulla pietra | Syntax Un po' contorto e prolisso | Gianluca Attoli | |
| Inconsistencies espressione non necessaria che inoltre non traduce esattamente la frase del testo di partenza. | rosanna campo | |
| Mistranslations Non è merluzzo | BdiL | |
-2 +3 1 l'Opera | Mistranslations calco dall'inglese: In italiano si parla di teatro lirico o teatro dell'opera. | Benedetta Palmieri | |
campi | Mistranslations una ripetizione del tutto inutile rispetto a "campagne", che peraltro neanche c'è nell'originale | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
+6 lo spazio in cui potrebbe invadere il silenzio | Grammar errors non si invade IN. Invadere è verbo transitivo | Elena Aclasto | |
incombe | Inconsistencies inappropriato... "si profila" o altra espressione del genere andrebbe meglio | otok silba No agrees/disagrees | |
| Omission Meglio specificare il soggetto. | mariant | |
+2 n sibilo di fiamma o un fruscio di foglie | Mistranslations manca un pezzo | Elena Aclasto | |
| Un filo conduttore di quest'epoca, per lo meno nei paesi sviluppati, è il desiderio, insoddisfabile, di silenzio. Il ruggito del traffico, il "bip" continuo dei cellulari, gli annunci digitali su autobus e treni, i televisori a tutto volume anche negli uffici vuoti, tutto questo crea un frastuono e una fonte di distrazione costanti. La razza umana viene consumata dal rumore e brama il suo opposto: sia esso nella natura selvaggia, in una vasta distesa oceanica o in un ritiro incentrato sulla quiete e sulla concentrazione. Alain Corbin, un professore di storia, scrive del suo rifugio nella Sorbona, ed Erling Kagge, un esploratore norvegese, dei suoi ricordi delle distese desertiche dell'Antartide, dove entrambi hanno cercato riparo. Eppure, come evidenzia il Professor Corbin in "A History of Silence" (ndt."Una storia di silenzi"), non si tratta di molto più rumore di quello che si aveva in passato. Prima dei pneumatici, le strade cittadine rimbombavano del suono assordante delle ruote con profilo metallico e degli zoccoli sui ciottoli. Prima dell'isolamento volontario dato dai telefoni cellulari, gli autobus e i treni subivano il fragore delle conversazioni. I venditori di giornali non accatastavano la loro merce in silenzio, ma la promuovevano a massimo volume, così come i venditori di ciliegie, viole e sgombro fresco. I teatri e le opere erano un tripudio di "urrà" e fischi. Persino in campagna, i contadini erano soliti cantare mentre lavoravano, cosa che ora non fanno più. Ciò che è cambiato, non è il livello di rumore, di cui ci si lamentava anche nei secoli passati, ma il livello di distrazione, che occupa lo spazio che potrebbe essere invaso dal silenzio. E qui si profila un altro paradosso, poiché quando il silenzio riesce finalmente ad avere la meglio, ad esempio in una pineta, in un deserto spoglio o in una stanza vuota, spesso si rivela snervante, piuttosto che benvenuto. Apre la strada per il timore. Le orecchie si aggrappano a qualsiasi suono, sia esso il sibilo di un fuoco, il richiamo di un uccello o il sussurro delle foglie, pur di evitare questo senso di vuoto sconosciuto. La gente vuole il silenzio, ma non poi così tanto. | Entry #23336 — Discuss 0 — Variant: Standard-Italyitalita
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+2 Persino in campagna, i contadini erano soliti cantare mentre lavoravano, cosa che ora non fanno più. | Flows well buona rielaborazione in questo caso, rende il testo più scorrevole | Carmelo Massimo Tidona | |
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| Other Il testo non dice che è insoddisfabile, dice che le persone oggi non riescono a soddisfarlo. Mi sembra un concetto molto diverso. | Gianluca Attoli | |
ruggito del traffico | Other Il traffico ruggisce? | Laura Chiesa No agrees/disagrees | |
| Inconsistencies meglio suonerie ed evitare le virgolette se possibile | Benedetta Palmieri | |
| Other "tutto questo" spezza il ritmo, secondo me sarebbe stato meglio semplicemente proseguire con la struttura precedente e usare "creano" | Gianluca Attoli | |
e una | Omission quanto precede non "crea" una fonte di distrazione, ma "è" una fonte di distrazione... quindi andrebbe inserito il verbo essere | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 +1 1 razza umana | OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
-1 +3 1 viene consumata dal rumore | Other l'uso del presente passivo elimina il senso di immediatezza e di urgenza | rosanna campo | |
| Mistranslations Corbin non scrive "del" ma "dal" suo rifugio alla Sorbona... | Gianluca Attoli | |
| Mistranslations Come sopra - "dai" suoi ricordi (rifugio metaforico), non "dei"... | Gianluca Attoli | |
+4 dove entrambi hanno cercato riparo. | Other solo Kagge è effettivamente andato in Antartide.. | Elena Aclasto | |
+7 "A History of Silence" (ndt."Una storia di silenzi") | Other Il titolo da usare è quello originale (in francese), inoltre la nota del traduttore non andrebbe in ogni caso indicata così (di norma dopo il termine tradotto, non prima...). Infine in ogni caso il titolo tradotto sarebbe "Una storia del silenzio", non si capisce perché "silenzi"... | Gianluca Attoli | |
+3 non si tratta di molto più rumore di quello che si aveva in passato | Other Sarà un limite dei miei gusti ma trovo questa costruzione legnosa e un inutilmente convoluta. | Gianluca Attoli | |
dei pneumatici | Grammar errors degli pneumatici | Laura Chiesa No agrees/disagrees | |
-1 +1 1 zoccoli | Mistranslations Sono "zoccoli ferrati" che facevano ben altro rumore! | BdiL | |
+2 1 dato dai | Other Non capisco che cosa significhi "dato dai". Non è che il mero possesso o uso di un telefono automaticamente generi isolamento. Qui si parla dell'isolamento "volontario" degli utenti. | Gianluca Attoli | |
+4 1 subivano | Inconsistencies Perché subivano? Erano pervasi forse o erano pieni di. | Benedetta Palmieri | |
| Omission E la metafora delle pile mute? | BdiL | |
+3 1 a massimo volume, | Mistranslations Calco dall'inglese. Suona male in italiano. Piuttosto "a pieni polmoni". | Benedetta Palmieri | |
+2 1 le opere | Mistranslations calco dall'inglese. In italiano si parla di teatro dell'opera o teatro lirico. | Benedetta Palmieri | |
+5 , non è il livello di rumore, | Punctuation le due virgole separano un inciso, che qui invece non c'è. | Elena Aclasto | |
che occupa lo spazio che potrebbe essere invaso dal silenzio | Other ripetizione di "che" non favorisce la scorrevolezza della frase | rosanna campo No agrees/disagrees | |
-3 1 piuttosto che benvenuto | Mistranslations calco dall'inglese, suona male in italiano | Benedetta Palmieri | |
-5 2 sussurro | Inconsistencies Le foglie non sussurrano. Piuttosto il fruscio delle foglie. | Benedetta Palmieri | |
| Un tema attuale, per lo meno nella società evoluta, è che le persone desiderano il silenzio ma non lo trovano. Il rumore del traffico, l'incessante suono dei telefoni, i digitali annunci su autobus e treni, i televisori a tutto volume anche negli uffici vuoti, sono come una batteria senza fine e naturalmente disturbano.La razza umana è esausta di questo rumore e desidera ardentemente il suo opposto, sia nelle regioni selvagge, nell'oceano vasto o in qualche ritiro dedicato alla quiete e alla concentrazione.Il professore di storia, Alain Corbin scrive dal suo rifugio della Sorbonne, e l'esploratore norvegese, Eric Kagge,dai suoi ricordi delle distese dell'Antartide, dove entrambi hanno cercato di fuggire. Eppure, come sottolinea l'onorevole Corbin in "A History of Silence", probabilmente non c'è più il rumore di un tempo. Prima delle gomme, le strade cittadine erano sferragliate dalle rumorose ruote cerchiate di metallo e dei ferri di cavallo su pietra.Prima dell'isolamento volontario su telefoni cellulari, autobus e treni risuonavano di conversazioni.iI venditori di giornali non lasciavano le loro merci in un mucchio muto, anzi le pubblicizzavano al massimo volume, così come i venditori di ciliegie,violette e sgombri freschi. Il teatro e l'opera erano un caos di urrà e di tugurio.In campagna i contadini cantavano mentre lavoravano. Oggigiorno non cantano.Ciò che è cambiato non è tanto il livello di rumore, si lamentavano anche nei secoli precedenti, ma le dimensioni del disturbo che occupa lo spazio e che potrebbe invadere il silenzio. Lì si profila un altro paradosso, perché quando invade - nelle profondità di una foresta di pini, nel deserto nudo, in una stanza improvvisamente vuota - spesso si rivela inquietante piuttosto che benvenuto. Il terrore si insinua; l'orecchio si fissa istintivamente su qualsiasi cosa, che sia il sibilo del fuoco o l'uccello o il susurro delle foglie, che lo salverà da questo vuoto sconosciuto. La gente vuole il silenzio, ma non così tanto. | Entry #23656 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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| Syntax "I freddi commenti" sì, ma "i digitali annunci"?! | BdiL | |
-1 +2 2 sono come una batteria senza fine | Mistranslations Frainteso il significato di "battery" | Gianluca Attoli | |
+2 1 della Sorbonne | Inconsistencies In italiano si dice Sorbona, si può tradurre. | Benedetta Palmieri | |
+1 1 "A History of Silence" | Other O si usa il titolo originale (che è in francese), o si usa il titolo in italiano (inesistente). | Gianluca Attoli | |
dei | Grammar errors dai | BdiL No agrees/disagrees | |
| Inconsistencies sulla!!! (Onda su onda...) | BdiL | |
+2 1 .iI | Spelling Doppia "i" e manca lo spazio dopo il punto | Gianluca Attoli | |
| Inconsistencies Brutta allitterazione | BdiL | |
+1 1 massimo volume | Inconsistencies Espressione infelice qui | BdiL | |
si | Syntax di cui si lamentavano... semmai | otok silba No agrees/disagrees | |
+1 le dimensioni del disturbo che occupa lo spazio e che potrebbe invadere il silenzio | Syntax La frase risulta ambigua a causa di una costruzione claudicante. | BdiL | |
- | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano No agrees/disagrees | |
+1 1 inquietante piuttosto che benvenuto | Inconsistencies Traduzione troppo letterale, suona male in italiano. Andava modificata un po'. | Benedetta Palmieri | |
| Mistranslations Dello scrivente?! | BdiL | |
-1 1 susurro | Inconsistencies Le foglie non sussurrano. Piuttosto il fruscio delle foglie. | Benedetta Palmieri | |
| Una delle tematiche della nostra epoca, se non altro nel mondo industrializzato, consiste nel fatto che le persone anelino al silenzio senza riuscire affatto a scovarlo. Il fragore del traffico, gli incessanti squilli dei cellulari, le pubblicità digitali a bordo di treni o di autobus, le televisioni con il volume a manetta - persino negli uffici vuoti - ci percuotono e distraggono costantemente. Il genere umano si sfinisce di rumore e agogna all’esatto contrario in zone sperdute, nell’immenso oceano o in qualche rifugio consacrato alla tranquillità e alla concentrazione. Gli scritti di Alain Corbin, professore di storia, prendono spunto dal suo rifugio alla Sorbona; mentre quelli di Erling Kagge, esploratore norvegese, dai ricordi delle distese dell’Antartide, luoghi in cui sia l’uno che l’altro hanno tentato di fuggire. Tuttavia, come precisa il Signor Corbin in "A History of Silence", probabilmente non c’è un frastuono maggiore di quanto ce ne fosse un tempo. Prima degli pneumatici, le strade cittadine erano piene del clangore assordante delle ruote cerchiate di metallo e dei ferri di cavallo sulla pietra. Prima dell'isolamento volontario sui telefoni cellulari, autobus e treni risuonavano di conversazioni. I venditori di giornali non lasciavano le loro merci in pile silenti, ma le pubblicizzavano a massimo volume, così come i facevano i venditori di ciliegie, di violette e di sgombri freschi. A teatro e all'opera c’era un chiasso composto da fischi e da grida di plauso o di disapprovazione. Anche in campagna, i contadini sgobbavano cantando, mentre ora non cantano più. A cambiare non è stato tanto il livello dei rumori, di cui ci si lamentava anche nei secoli precedenti, ma il grado di distrazione che invade l’ambito che potrebbe occupare il silenzio. Ed è qui che si profila un altro paradosso, perché quando invece è il silenzio a occupare quell’ambito – che sia nelle profondità di una pineta, in uno spoglio deserto, in una stanza improvvisamente vuota - spesso ciò si rivela inquietante anziché gradito. Si intrufola il terrore e l'orecchio si fissa istintivamente su una cosa qualsiasi che lo possa salvare da tanta sconosciuta vacuità: il sibilo del fuoco, il verso di un uccello o il sussurrare delle foglie. Le persone desiderano il silenzio, ma non così tanto. | Entry #24026 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-3 1 clangore | Good term selection At long last! | BdiL | |
| Flows well Ricercato in senso proprio e non traslato, ma qui sta bene. Proprio con la stessa intenzione d'uso di vuotezza (al posto di vuoto). | BdiL | |
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tematiche | Inconsistencies perdita di senso: è una delle tematiche principali | Benedetta Palmieri No agrees/disagrees | |
consiste nel fatto che | Other poco fluido e "pesantino" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Spelling Superfluo. "Senza riuscire a scovarlo" suona molto più fluido e restituisce esattamente lo stesso concetto. | Gianluca Attoli | |
televisioni | Mistranslations più che televisioni, direi televisori | otok silba No agrees/disagrees | |
| Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
| Other Scelta terminologica discutibile, io non sono mai stato "percosso" da un rumore... | Gianluca Attoli | |
+4 1 si sfinisce di rumore | Mistranslations troppo colloquiale, rende male in italiano | Benedetta Palmieri | |
qualche | Other troppo colloquiale, lo eviterei... | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 +1 2 dai ricordi | Spelling Dai ricordi di chi? (sottinteso: meglio precisare "suoi", anche perché vengono citati proprio come suo rifugio personale) | Gianluca Attoli | |
+1 luoghi in cui sia l’uno che l’altro hanno tentato di fuggire. | Mistranslations | Benedetta Palmieri | |
+4 2 Signor Corbin | Mistranslations "Signor" per riferirsi a un professore della Sorbona mi sembra veramente fuori luogo... | Gianluca Attoli | |
-1 +2 2 "A History of Silence" | Mistranslations Meglio indicare il titolo originale in francese | Benedetta Palmieri | |
+2 1 probabilmente non c’è un frastuono maggiore | Syntax "Non c'è" dove? Quando? | Gianluca Attoli | |
-1 1 sgobbavano | Other E il senso di noia, ripetitività, monotonia insito in dregded?! | BdiL | |
| Other Al singolare, perché assume su di sé una personalità collettiva. | BdiL | |
-2 2 spoglio deserto | Mistranslations forse meglio "arido". Calco dall'inglese. | Benedetta Palmieri | |
ciò | Syntax superfluo e ridondante | otok silba No agrees/disagrees | |
| Spelling Ci si è fermati alla prima traduzione di "dread" ma qui "terrore" è palesemente troppo forte come concetto, meglio "inquietudine" o simili. | Gianluca Attoli | |
| Other Scelta del termine: il fuoco non "sibila", semmai crepita... | mariant | |
| Uno dei temi del secolo, perlomeno nei paesi sviluppati, è la vana ricerca del silenzio. Il rombo dei motori nel traffico, gli squilli incessanti dei telefoni, la pubblicità digitale su treni o autobus, i televisori accesi che risuonano perfino negli uffici deserti sono fonte di continua molestia e distrazione. Sfinita da tanto rumore, la razza umana sembra allora puntare verso l’estremo opposto: lande desolate, abissi oceanici o qualche ritiro all’insegna di quiete e raccoglimento. Ne sono esempi il professore di storia Alain Corbin e l’esploratore norvegese Erling Kegge che, scegliendo l’uno di rifugiarsi nella Sorbona, l’altro di attraversare le distese antartiche, hanno trasformato questi luoghi d’evasione nel punto di partenza delle rispettive narrazioni. Inoltre, il libro “Storia del silenzio” del signor Corbin rileva che la quantità di rumore probabilmente non è cambiata rispetto al passato. Prima degli pneumatici, le strade cittadine erano assediate dal fragore assordante delle ruote bordate in metallo e dei ferri di cavallo sul selciato. Prima dell’isolamento volontario sui cellulari, autobus e treni brulicavano di conversazioni. I giornali non venivano lasciati in pile silenziose, ma reclamizzati da venditori urlanti con quanto fiato in gola, come accadeva per le ciliegie, le violette e il maccarello fresco. Il teatro e l’opera tra acclamazioni e urla di disapprovazione erano un vero pandemonio. Persino in campagna i contadini intonavano canti per meglio sopportare le fatiche del duro lavoro. Oggi non usano più. È cambiato non tanto il livello di rumore, lamentato anche nei secoli scorsi, ma il livello di distrazione che sottrae spazio al silenzio. E qui emerge un altro paradosso, perché appena il silenzio cala nella profondità di una pineta, in un deserto brullo, in una stanza d’improvviso sgombra si rivela spesso insopportabile anziché benvenuto. La paura s’insinua, e l’udito si aggrappa per istinto a qualunque suono, come il sibilo del fuoco o il verso degli uccelli o lo stormire delle foglie, pur di sfuggire a questo vuoto insolito. Le persone ambiscono al silenzio, ma non troppo. | Entry #24092 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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-2 +1 2 vana ricerca del silenzi | Syntax Detta così sembra che la ricerca del silenzio sia di per sé, sempre e a prescindere, "vana". Invece secondo me l'aggettivo (o comunque l'attributo dell'essere "vano") andrebbe posposto, a significare che in questo preciso contesto e momento storico, la ricerca è vana. Non so se mi spiego. | Gianluca Attoli | |
la pubblicità digitale | Mistranslations Chi ha detto che è digitale? | Laura Chiesa No agrees/disagrees | |
-2 +3 2 razza umana | OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
+1 l’estremo opposto: lande desolate | Mistranslations non sono le lande, abissi ecc. a essere l'opposto, sono i luoghi in cui si cerca l'opposto | Carmelo Massimo Tidona | |
| Spelling Scivolamento colloquial-generico che stona con il resto della frase. | Gianluca Attoli | |
+2 scegliendo l’uno di rifugiarsi nella Sorbona, l’altro di attraversare le distese antartiche, hanno trasformato questi luoghi d’evasione nel punto di partenza delle rispettive narrazioni. | Inconsistencies rielaborazione eccessiva che oltretutto aggiunge concetti non presenti ("sono d'esempio") | Carmelo Massimo Tidona | |
| Other Titolo non pubblicato in italiano, meglio usare quello originale | Gianluca Attoli | |
assediate | Mistranslations le strade non sono "assediate" dal fragore assordante, semmai "rieccheggiano" del fragore assordante | otok silba No agrees/disagrees | |
+5 venditori urlanti con quanto fiato in gola | Syntax Qualcosa non torna, forse manca un "avevano" dopo "fiato"? | Gianluca Attoli | |
-4 3 ciliegie, le violette e il maccarello | Spelling non c'è bisogno di enumerarli tutti come in inglese | Elena Aclasto | |
-1 1 l’opera | Mistranslations Calco dall'inglese. Piuttosto teatro dell'opera o teatro lirico. | Benedetta Palmieri | |
tra acclamazioni e urla di disapprovazione | Punctuation questo dovrebbe essere un inciso per come è costruita la frase, comunque troppo rielaborata | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
+3 per meglio sopportare le fatiche | Inconsistencies Aggiunta, estrapolazione eccessiva dal testo di partenza. | Benedetta Palmieri | |
+5 1 Oggi non usano più. | Mistranslations ?? Oggi non cantano più oppure oggi non sono più soliti farlo. | Benedetta Palmieri | |
-1 +2 3 brullo | Inconsistencies Lo si dice più di un terreno che di un deserto. Forse arido. | Benedetta Palmieri | |
| Punctuation serve una virgola, altrimenti ciò che segue si riferisce alla sola stanza | Carmelo Massimo Tidona | |
| Other Brutto (se proprio meglio "il cinguettio", al limite) | Gianluca Attoli | |
insolito | Mistranslations Non è "insolito", ma "ignoto" | otok silba No agrees/disagrees | |
| Other Ambiscono qui sta male | BdiL | |
| Un tema attuale, almeno nel mondo sviluppato, è quello che vede le persone alla ricerca disperata del silenzio e che non riescono a trovarlo. Il turbinio del traffico, l'incessante disturbo dei telefoni, gli annunci sparati a mitraglia su autobus e treni, i televisori a tutto volume anche negli uffici vuoti, sono una batteria e una distrazione infinite. La razza umana si sta esaurendo con il rumore e cerca disperatamente l’esatto opposto in natura, nell'immensità dell’oceano o in qualche eremo dedicato alla quiete e alla meditazione. Alain Corbin, un professore di storia, scrive dal suo rifugio alla Sorbona, ed Erling Kagge, un esploratore norvegese, dai suoi ricordi nella landa desolata dell'Antartide, dove entrambi hanno cercato la fuga. Eppure, come sottolinea il professor Corbin in "A History of Silence", probabilmente non c'è più rumore di quanto ce ne fosse un tempo. Prima delle gomme, le strade cittadine erano piene del clangore assordante delle ruote di metallo e dei ferri di cavallo sulla pietra. Prima dell'isolamento volontario dei telefoni cellulari, autobus e treni brulicavano di conversazioni. I venditori di giornali non lasciavano che le proprie merci fossero solo un mucchio silenzioso, ma le pubblicizzavano al massimo del volume, così come i venditori di ciliegie, di violette e di sgombri freschi. Il teatro e l'opera erano un caos tra incitamenti e fischi. Anche in campagna si cantava sgobbando. Ora non si canta più. Ciò che è cambiato non è tanto il livello di rumore, di cui anche nei secoli precedenti ci si lamentava, ma il livello di distrazione, che occupa lo spazio che il silenzio potrebbe invadere. E qui incombe un altro paradosso, perché quando effettivamente invade - nelle profondità di una foresta di pini, nel nudo deserto, in una stanza vuota - spesso si rivela terrificante piuttosto che benvenuto. Il terrore si insinua, l'orecchio amplifica istintivamente qualsiasi suono, che sia il crepitio del fuoco, il richiamo di un uccello o il fruscio delle foglie, che ci salverà da questo vuoto sconosciuto. La gente anela al silenzio, ma non poi così tanto. | Entry #22447 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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+6 è quello che vede le persone alla ricerca disperata del silenzio e che non riescono a trovarlo | Syntax Qualcosa non quadra come consecutio ("e che non riescono a trovarlo") | Gianluca Attoli | |
| Mistranslations Non riflette l'incidenza del rumore. Traduzione errata. | BdiL | |
+3 1 disturbo | Mistranslations Si perde il suono e in più la frase diviene ambigua perché il telefono non si comprende se è soggettivo o oggettivo (= se per caso è lui a essere disturbato). | BdiL | |
+7 3 sparati a mitraglia | Mistranslations Un po' fuori luogo per il contesto | Gianluca Attoli | |
| Mistranslations Eccessivo. Non sono "a tutto volume", solo accesi e gracchianti. | BdiL | |
-1 +6 2 batteria | Mistranslations Qui "battery" era inteso come "martellamento" | Gianluca Attoli | |
-1 +4 1 razza umana | OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
| Mistranslations il testo non dice "in natura", ed è giusto che non lo dica, visto che un ritiro, o eremo che sia, non è certo naturale | Carmelo Massimo Tidona | |
| Mistranslations scrive "dai suoi ricordi", come fossero un luogo? | mariant | |
dai | Mistranslations brutto e impreciso... il senso è piuttosto quello che attinge ai suoi ricordi | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations "dove entrambi" sembra che entrambi siano stati in Antartide, cosa non vera | Alessandra Meregaglia | |
la fuga | Mistranslations più che fuga è rifugio | otok silba No agrees/disagrees | |
+2 1 "A History of Silence" | Other L'autore è francese, il testo di arrivo è in italiano: il titolo in inglese non funziona bene. | mariant | |
+4 1 dei | Mistranslations sui telefoni cellulari. Non sono i telefoni cellulari ad isolarsi, ma le persone sui telefoni | Benedetta Palmieri | |
| Other Scelta del termine: "brulicare" fa in genere riferimento a quantità ("di gente"), non a suoni. | mariant | |
non lasciavano che le proprie merci fossero solo un mucchio silenzioso | Inconsistencies scelta infelice e piuttosto brutta | otok silba No agrees/disagrees | |
al massimo del volume | Other Colloquiale e bruto... a squarciagola, a gran voce sarebbero state scelte migliori | otok silba No agrees/disagrees | |
| Mistranslations calco dall'inglese. In italiano si parla di teatro dell'opera o teatro lirico | Benedetta Palmieri | |
+2 1 erano un caos tra incitamenti e fischi | Inconsistencies Resa mediocre | BdiL | |
+4 1 si cantava sgobbando | Syntax Semmai "si sgobbava cantando" ... | Gianluca Attoli | |
che occupa lo spazio che il silenzio potrebbe invadere | Other poco fluido | otok silba No agrees/disagrees | |
| Other L'idea del paradosso che "incombe" non suona tanto bene, visto che non si tratta di minacce o guerre. | Annamaria Martinolli | |
| Syntax Il soggetto (silenzio) è troppo lontano per essere sottinteso, la frase zoppica. | BdiL | |
terrificante | Other troppo forte, "inquietante" starebbe forse meglio | otok silba No agrees/disagrees | |
| Spelling con l'indeterminatezza di "qualsiasi suono", meglio un più vago "che possa salvarci". | mariant | |
| Un tema dei nostri tempi, per lo meno nel mondo sviluppato, è che la gente smania per il silenzio e non riesce a trovarne neppure un po’. Il rombo del traffico, il trillo incessante dei telefonini, gli annunci di voci artificiali sui bus e nei treni, le TV che gracchiano persino negli uffici vuoti, ci percuotono e ci distraggono senza posa. La razza umana si sta logorando per il rumore e ne desidera l’opposto – che sia nelle regioni selvagge, in pieno oceano o in qualche riposto luogo dedicato alla quiete e alla concentrazione. Il professore di Storia Alain Corbin scrive dal suo rifugio alla Sorbona e l’esploratore norvegese Erling Kagge dai suoi ricordi sui rifiuti dell’Antartide, luoghi dove tutti e due hanno cercato di fuggire. Eppure, come sottolinea Corbin nella sua “Storia del silenzio”, non è poi che ci sia più rumore di una volta. Prima dei pneumatici, le strade erano piene dell’assordante fragore prodotto sulla pietra dalle ruote cerchiate di metallo e dai ferri di cavallo. Prima del volontario isolamento al cellulare, autobus e treni risuonavano di voci che conversavano. Gli edicolanti non lasciavano la loro mercanzia silenziosamente impilata, ma la pubblicizzavano a gran voce, proprio come gli ambulanti di ciliegie, violette e sgombri appena pescati. I teatri, anche d’opera, vivevano il caos degli evviva misti ai furibondi sfottò. Perfino in campagna i contadini cantavano per accompagnare i loro gesti monotoni. Oggi non cantano più. Ciò che è cambiato non è tanto il livello del rumore, di cui anche nei secoli passati ci si lamentava, ma il livello di distrazione, che occupa lo spazio che potrebbe essere permeato dal silenzio. Proprio lì si delinea un altro paradosso, perché quando davvero il silenzio si spande – nelle profondità di una pineta, nel nudo deserto, in una stanza lasciata vuota all’improvviso – è spesso causa di fastidio, più che esser benvenuto. Il timore s’insinua; l’orecchio d’istinto s’aggrappa a qualsivoglia rumore, sia esso il sibilo del fuoco, come un richiamo d’uccello o lo stormire delle foglie, che lo salveranno da questa vuotezza sconosciuta. La gente vuole il silenzio, ma non così tanto. | Entry #23632 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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+1 1 Il rombo del traffico | Other termine non adatto - si dice rombo del motore ma non del traffico | Laura Chiesa | |
-1 +3 2 voci artificiali | Other "di voci artificiali" non è bello. È abbastanza scontato che al giorno d'ggi sui bus e treni gli annunci siano "artificiali" (che poi sono registrati da una voce umana) | Elena Aclasto | |
-2 +1 1 gracchiano | Spelling Non mi sembra calzante per un televisore. | Gianluca Attoli | |
-3 +2 2 razza umana | OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
-4 +1 2 – | Punctuation In italiano non si usano i trattini come in inglese | Sara Pisano | |
dai | Mistranslations Kagge non scrive "dai" suoi ricordi, bensì "dei" suoi ricordi, nel senso che si ispira ai suoi ricordi | otok silba No agrees/disagrees | |
+6 1 rifiuti | Mistranslations "wastes" non è (ovviamente) da intendersi come "rifiuti" bensì come "aree desolate" (cfr. "waste ground" su qualsiasi dizionario britannico...) | Gianluca Attoli | |
-5 2 uoghi dove tutti e due hanno cercato di fuggire. | Other non tutti e due | Elena Aclasto | |
-1 +4 1 “Storia del silenzio” | Other Traduzione arbitraria di un titolo inesistente in italiano | Gianluca Attoli | |
-1 +3 2 non è poi che ci sia più rumore di una volta | Syntax Troppo colloquiale | Gianluca Attoli | |
-1 +3 2 voci che conversavano | Mistranslations Le voci non conversano, semmai lo fanno le persone... | Gianluca Attoli | |
| Inconsistencies "ambulante" può stare per "venditore ambulante" nel linguaggio corrente ma "ambulante di ciliege" non si può sentire senza un "venditore" davanti, perché quel "di" si rifà a "venditore" | Carmelo Massimo Tidona | |
-1 +3 2 vivevano il caos | Spelling Non capisco letteralmente che cosa significhi ("vivere il caos") | Gianluca Attoli | |
-1 +1 1 uribondi sfottò | Mistranslations lo sfottò non può essere furibondo. Forse troppo forte come immagine. | Benedetta Palmieri | |
loro gesti monotoni | Mistranslations il testo non parla di gesti monotoni, solo di lavoro | Carmelo Massimo Tidona No agrees/disagrees | |
| Mistranslations il testo usa qualcosa di ben più forte di "permeato", che è quasi un atto passivo | Carmelo Massimo Tidona | |
-3 1 s’aggrapp | Other Ripetizione che stona col "s'insinua" di poco prima, peraltro non necessario ("si aggrappa") | Gianluca Attoli | |
-1 +5 1 sia esso il sibilo del fuoco, come un richiamo d’uccello o lo stormire delle foglie, | Spelling C'è un "come" di troppo | Gianluca Attoli | |
| Una delle tematiche dei nostri tempi, almeno nei paesi sviluppati, è la continua ed infruttuosa ricerca di silenzio che vede tutti protagonisti. Il ruggire del traffico, l’incessante suonare dei cellulari, le pubblicità sui pullman ed i treni e le televisioni accese persino in uffici vuoti, sono fonte di costante attacco e distrazione. La razza umana si sta torturando da sola con il rumore, e cerca il suo opposto nella natura selvaggia, in mare aperto o in qualche struttura turistica dove regnino immobilità e concentrazione. Alain Corbin, docente di storia, scrive dal suo rifugio nella Sorbona, ed Erling Kagge, un esploratore norvegese, dalle memorie degli spazi immensi del Polo Sud, dove entrambi hanno cercato di fuggire. Ma nonostante tutto, come Corbin ci fa notare in “Storia del Silenzio”, probabilmente in passato non c’era molto meno rumore rispetto al presente. Prima dei pneumatici, le strade erano pervase dall’assordante fragore delle ruote allora ricoperte in metallo, e dai ferri di cavallo che battevano su strade di pietra. Prima dell’autoindotto isolamento dell’era dei cellulari, i pullman ed i treni erano un tripudio di conversazioni. I giornalai non attendevano che le loro copie si vendessero da sole, ma le pubblicizzavano a gran voce, così come chi vendeva ciliege, violette e baccalà. I teatri e l’opera erano una confusione di urla di incitamento e di commenti sguaiati. Addirittura in campagna gli agricoltori cantavano per tenere il ritmo del noioso lavoro. Ora non cantano più. Ad essere cambiata, in realtà, non è tanto l’importanza del rumore, di cui anche le generazioni precedenti si lamentavano, ma il livello di distrazione che occupa proprio lo spazio che il silenzio potrebbe invadere. E qui spunta un altro paradosso, perché anche quando il silenzio si fa strada, nel profondo di una pineta, nel deserto o in una stanza liberata improvvisamente, esso si rivela come qualcosa di snervante anziché benvenuto. L’inquietudine ci pervade: l’orecchio si aggrappa istintivamente a qualsiasi suono, che sia il crepitio di una fiamma, un uccello che canta, il sussurrare di foglie: qualsiasi cosa lo possa salvare dal questo vuoto sconosciuto. Le persone vogliono il silenzio, ma non troppo. | Entry #23330 — Discuss 0 — Variant: Not specifiednone
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| Mistranslations da aggiungere "più importanti, significative, o ricorrenti", perdita di significato | Benedetta Palmieri | |
-1 +1 1 è la continua ed infruttuosa ricerca di silenzio che vede tutti protagonisti | Inconsistencies si allontana arbitrariamente dal source text | rosanna campo | |
che vede tutti protagonisti | Spelling troppo letterario/poetico | Benedetta Palmieri No agrees/disagrees | |
ruggire | Mistranslations lo trovo poco appropriato | otok silba No agrees/disagrees | |
-1 1 ruggire del traffico | Other il traffico ruggisce? | Laura Chiesa | |
attacco | Mistranslations non siamo in guerra | otok silba No agrees/disagrees | |
| OtherAncorché (purtroppo) popolare l'espressione "razza umana" è obsoleta e scientificamente senza senso. Peraltro, anche volendo sorvolare, è comunque impreciso in questo contesto: qui non si parla della specie umana ma degli abitanti dei Paesi sviluLink: http://www.treccani.it/enciclopedia/razza/ | Gianluca Attoli | |
+1 si sta torturando da sola con il rumore, | Other costruzione poco fluida, aggravata dall'idea di auto tortura... | rosanna campo | |
+8 n qualche struttura turistica | Mistranslations Si parla di ritiri non di strutture turistiche che danno più l'idea di musica e movimento | Benedetta Palmieri | |
| Other Da nessuna parte si dice che in tali strutture debba esserci "immobilità", si parla soltanto di quiete e concentrazione. | Gianluca Attoli | |
un | Inconsistencies lo toglierei, superfluo | otok silba No agrees/disagrees | |
dalle memorie | Mistranslations come si fa a scrivere "dalle memorie"? l'idea, qui, è che si ispira alle sue memorie per scrivere | otok silba No agrees/disagrees | |
+2 dove entrambi hanno cercato di fuggire. | Other Solo Kagge è effettivamente andato in Antartide e ci si è pure perso quasi. | Elena Aclasto | |
+3 1 Storia del Silenzio”, | Mistranslations il libro non esiste in versione italiana, pertanto bisogna lasciare il titolo in originale o nella sua versione inglese | Elena Aclasto | |
+4 1 on c’era molto meno rumore rispetto al presente | Syntax Molto meno rumore poco fluido, tortuoso | Benedetta Palmieri | |
dei pneumatici, | Grammar errors degli pneumatici | Laura Chiesa No agrees/disagrees | |
| Other si sta già parlando delle strade, basta "sulla pietra" (che poi è tutto ciò che c'è nel testo originale) | Carmelo Massimo Tidona | |
dell’autoindotto isolamento | Other Suona malissimo. | BdiL No agrees/disagrees | |
+3 attendevano che le loro copie si vendessero da sole | Inconsistencies L'originale è diverso: questa è una parafrasi forzata. | BdiL | |
+3 1 baccalà | Mistranslations | BdiL | |
| Mistranslations l'opera non è un teatro in italiano. In inglese "operas" sono i teatri lirici o teatri dell'opera | Benedetta Palmieri | |
+2 urla di incitamento e di commenti sguaiati | Mistranslations immagini troppo forti. Il testo originale non parla di commenti sguaiati. | Benedetta Palmieri | |
+2 esso si rivela come qualcosa di snervante anziché benvenuto | Syntax contorto, poco fluido in italiano. | Benedetta Palmieri | |
| Mistranslations si parla più di un verso, di singoli suoni, non di canti | Benedetta Palmieri | |
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